Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

DOI Heft:
Fasc. 6
DOI Artikel:
Venturi, Adolfo: La formazione della Galleria Layard a Venezia
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0504

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
45 8

ADOLFO VENTURI

gognone, di Marco Zoppo fattegli dal Frignarli, nè le altre di Domenico Morone di Jean
Paul Richter. Membro dei 7'rustees della National Gallery non pensò più che ad accrescere
degnamente il grande istituto. E il Morelli stesso si unì al Layard per aiutarne l’incremento,
per rallegrarsi ogni qualvolta arrivavano casse di bei quadri dall’ Italia a Trafalgar Square,
per segnalare al Burton i quadri in vendita pubblica, presso privati, nel negozio Basiini a
Milano o in casa del Richter a Firenze, anche per contrastare alla Germania il possesso di tesori
raccolti dall’Inghilterra. Sir Layard aveva già fatto il suo bozzolo a Ca’ Cappello, e non

G. B. Moroni : Ritratto. Venezia, Galleria Layard.

chiedeva di più. Andava dicendo che i quadri antichi erano'divenuti ai suoi giorni una
specie di sport. E il Morelli, approvando, soggiungeva che « nè l’amore delle arti belle, nè
l’interesse scientifico eccitava certi messeri a pagarli somme favolose; ma sì la vanità o
benanche la speculazione. Noi due siamo stati ben felici di potere ancora formare le
nostre due belle collezioni con poca spesa, che varrebbero oggi (lett. 27 luglio 1889) quattro
o cinque volte più di quanto le abbiamo pagate ».

Era stato infatti un progressivo rapidissimo accrescere del prezzo dei quadri, nonostante
il moltiplicarsi di vendite della maggiore importanza. In Inghilterra pure le grandi colle-
zioni di antiche famiglie Ashburnam, Hamilton, Marborough cadevano sul mercato ; e solo
 
Annotationen