DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:Papini, Roberto: Un rilievo ignorato di Andrea dell Robbia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0075
UN RILIEVO IGNORATO DI ANDREA DELLA ROBBIA
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opera e detto tondo e fiure dorate debbono corrispondere alluogho dove anno a esser sopra
detta porta ... » .
Al quale documento deve essere aggiunta la nota seguente che si trova nei libri della
stessa opera e precisamente nel giornale C a carte 276:
1496, 9 maggio. — « Antonio di gerì muratore e domenicho di puccio debono avere infino
a dì... d’aprile per quattro opere... mesono a rompere e murare sopra a la porta dove si
mise la vergine maria 1. tre s. quattro e a rimurare e aiutare mettere la vergine maria».
Da questi documenti finora inediti si apprende quindi che la lunetta ordinata ai primi di
novembre del 1489 ad Andrea della Robbia, deve essere stata collocata a posto, come fa
Andrea della Robbia : Lunetta della porta maggiore. Prato, Duomo.
fede la data che essa reca a destra, negli ultimi giorni del 1489 o nei primi del 1490 (stile
comune) e che nel 1496 — secondo la ipotesi più probabile — vedendo che dal basso la
cornice inferiore della lunetta nascondeva troppo la figura della Vergine, questa dev’ essere
stata rialzata insieme alla figura di San Lorenzo, come si vede chiaramente anche adesso;
la quale ipotesi spiega appunto l’espressione della nota: «rimurare e aiutare mettere la ver-
gine maria ».
Vista così la riprova dell’attribuzione della lunetta ad Andrea, anche più certa ne rimarrà
quella data al rilievo della Biblioteca Roncioniana per grande somiglianza stilistica che intercede
fra loro, e sarà quindi logico assegnare a quest’ultima opera la data del 1490. Si sa infatti
dai documenti pubblicati dal Guasti che Andrea nel maggio del 1491 riceve già un primo
pagamento per gli Evangelisti che egli stava eseguendo per la Chiesa di Santa Maria delle
Carceri, e che nel luglio di quell’anno già erano portati a Prato da Firenze dove erano stati
fatti e invetriati.
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opera e detto tondo e fiure dorate debbono corrispondere alluogho dove anno a esser sopra
detta porta ... » .
Al quale documento deve essere aggiunta la nota seguente che si trova nei libri della
stessa opera e precisamente nel giornale C a carte 276:
1496, 9 maggio. — « Antonio di gerì muratore e domenicho di puccio debono avere infino
a dì... d’aprile per quattro opere... mesono a rompere e murare sopra a la porta dove si
mise la vergine maria 1. tre s. quattro e a rimurare e aiutare mettere la vergine maria».
Da questi documenti finora inediti si apprende quindi che la lunetta ordinata ai primi di
novembre del 1489 ad Andrea della Robbia, deve essere stata collocata a posto, come fa
Andrea della Robbia : Lunetta della porta maggiore. Prato, Duomo.
fede la data che essa reca a destra, negli ultimi giorni del 1489 o nei primi del 1490 (stile
comune) e che nel 1496 — secondo la ipotesi più probabile — vedendo che dal basso la
cornice inferiore della lunetta nascondeva troppo la figura della Vergine, questa dev’ essere
stata rialzata insieme alla figura di San Lorenzo, come si vede chiaramente anche adesso;
la quale ipotesi spiega appunto l’espressione della nota: «rimurare e aiutare mettere la ver-
gine maria ».
Vista così la riprova dell’attribuzione della lunetta ad Andrea, anche più certa ne rimarrà
quella data al rilievo della Biblioteca Roncioniana per grande somiglianza stilistica che intercede
fra loro, e sarà quindi logico assegnare a quest’ultima opera la data del 1490. Si sa infatti
dai documenti pubblicati dal Guasti che Andrea nel maggio del 1491 riceve già un primo
pagamento per gli Evangelisti che egli stava eseguendo per la Chiesa di Santa Maria delle
Carceri, e che nel luglio di quell’anno già erano portati a Prato da Firenze dove erano stati
fatti e invetriati.