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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 1
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0095

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RICERCHE SULLA MINIA TURA UMBRA

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tabella tradizionale del convento, sarebbe contenuto nei corali U, Y e parte del voi. X, e ne
riceveva quattro ducati e 15 soldi. Nel 1463 gli è fatto un secondo pagamento1 (Archivio di
Stato in Siena, M. O. M., voi. 96, D. X. 374, fol. 146-189).

Non si può precisare se, e in quale epoca egli sia stato a Perugia. Ma è probabile la sua
venuta dal momento che il suo stile si riconosce in diverse delle miniature, che sono nei
corali, già appartenenti al convento dì San Domenico (Bibl. Coni, perugina). La Presentazione
al Tempio, in una miniatura (fig. 6) di questi corali, potrebbe essere considerata piuttosto che
opera personale dello stesso Sano, almeno opera di uno de’ suoi migliori seguaci che è molto
a lui vicino. Del resto, che i miniatori dell’ Umbria seguissero l’arte di Sano lo si desume
anche dai corali di Stroncone, dove, per esempio, un san Giovanni ricorda anche troppo due

Fig. 13 — Matricola della pietra e del legname
(sec. xv prima metà). Perugia, Biblioteca Comunale.

santi che vediamo in una tavola d’altare della cattedrale di Pienza, 1 2 ed in un’altra tavola a
rao’ di polittico che è nella pieve di San Quirico d’Orcia, ambedue dello stesso Sano. E per
mezzo di lui che più tardi una corrente di arte senese affluisce in Matteo da Gualdo, che
immiserì in forme sue proprie le più ampie del maestro.5

1 II suo stile lo ritroviamo ancora nel Corale I ove
è la scena della Purificazione di Maria (fol. 89) ed in
una figura di San Pietro, che è tradizionale in mol-
tissime composizioni di Sano (fol. 136) (riprodotta in
Bollettino d’arte, articolo cit. ). Almeno perciò in queste
miniature è più che dubbia la paternità di Lorenzo
Rosselli ! Benché anche si possa pensare a qualche
scolare, anziché allo stesso Sano.

2 Rappresentante la Vergine col Bambino, con Santi

ed Angeli (cfr. Bargagli-Petrucci, Pienza, Montal-
cino e la Val d’Orcia, pag. 62, Bergamo^ 1911). Per
altro qualche cosa di simile vediamo anche in un
San Giovanni di un quadro (Madonna e Santi) nella
chiesa di Spedaletto, attribuito a Lorenzo di Pietro
detto il Vecchietta (cfr. op. cit., pag. 95).

3 Cfr. A. Venturi, Studi sull'arte umbra del 400
(in Arte, 1909, pag. 188).
 
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