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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 2
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Schmarsow, August: Domenico Veneziano, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0127

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DOMENICO VENEZIANO

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taglia di Sant’Egidio (London, N. G.), e dall’altra parte scorgiamo una seconda testa di ragazzo
vista di tre quarti, indubbiamente appartenente allo stesso pittore, cioè a Domenico Veneziano,
il quale però non può aver dipinto nè la Lapidazione, nè lo Sposalizio.

La Lapidazione di Santo Stefano, il Seppellimento nella Basilica di Roma immediatamente
sotto e lo Sposalizio di Maria, di fronte, appartengono a un pittore innegabilmente poco pro-
gredito o considerevolmente molto più vecchio e manuale, che deve aver fatto il suo tirocinio
negli ultimi decenni del Trecento e che può aver lavorato qui solo nel principio del nuovo
secolo. Si potrebbe, volendo, paragonarlo a uno dei meno caratteristici pittori toscani del
tempo, come, per esempio, a Giovanni del Ponte (1385-1437) che ha dipinto negli Uffizi la

Domenico Veneziano : Cappella dell’Assunta, Presentazione al Tempio. Prato, Duomo.

leggenda di San Pietro, attribuita dal Cavalcasene a Jacopo da Casentino, ed a cui apparten-
gono anche le tre predelle d’altare nella Galleria di Bruxelles (n. 631), come ho dimostrato
nei miei Masaccio Studien (1895-99), prima che il conte Gamba (Rassegna d'arte, 1904, pag. 177
e seg.) potesse constatarne il nome. Si potrebbe fors’anco pensare a Tommaso del Mazzo, del
resto sconosciuto, che, secondo una lettera del 22 gennaio 1384 a Francesco Datini in Prato,
era in relazione col canonico Rainerio, donatore della finestra nella cappella dell’Assunta
(cfr. C. Guasti, Ser Lapo Mazzei, Lettere, ecc., II, pag. 383), il quale Tommaso apparteneva
sin dal 1377 all’arte dei medici e speziali a Firenze. Ma tale questione non ci deve distrarre
dalla cosa principale che qui sola ci occupa per il momento, avvenuta solo molto tempo dopo
la morte del primo donatore Rainerio (1412), sotto l’amministrazione del preposto Niccolò
Milanesi, morto nel 1448.1

Cfr. più minutamente Repert. f. Kunstwissenschaft, Bd. XVI, 3.
 
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