CHIESE ROMANICHE IN CASENTINO E IN VALE ARNO SUPERIORE 165
esaminando ogni singolo monumento, l’architettura si svolse in modo semplice e tradizionale
sì che le colonne, gli archi e le trabeazioni corrispondono più che ad un concetto ornamen-
tale, alle intime parti della costruzione. E mancano così quella varietà di archetti diffusissimi
dovunque nell’età romanica e quelle decorazioni alle finestre che si trovano anche nelle semplici
chiese del contado senese 1 e di Corsica.1 2 3 I muri sono condotti con paramento a pietrame: talvolta,
in costruzioni più antiche, con sassi semplicemente accapezzati (abside di Santa Maria a Sco)
o abozzette squadrate disposte a regolari fili (badia di Agnano, pieve di San Leolino a Rignano) ;
Fig. 3 — Interno. Pieve di Romena (Casentino)
(Fotografia Alinari).
o, più comunemente, con l'arenaria o pietra da taglio [lapis quadratili) a « bei cunei parallele-
pipedi tagliati con rigore, dagli spigoli netti e messi insieme, secondo l’antica tradizione mu
raria, con pochissima calce».5 Così nelle pievi di Stia, di Romena, San Martino a Vado, 4
Montemignaio, Cascia, s facciata di Santa Maria a Sco, Gaville, 6 Gropina e nelle chiese di
Ama e di Poggio di Loro. I muri principali poiché con il semplice sistema di copertura di
cui faremo parola, non sopportano un peso eccessivo, non hanno spessore molto ampio — come
1 Si veda Canestrelli A., op. cìt., pag. 50 e seg.
2 Sulle chiese di Corsica: Aru Carlo, Chiese Pi-
sane in Corsica. Roma, Loescher, 1908.
3 Venturi Adolfo, L’Arte Romanica, Milano,
Hoepli, 1904, pag. 7.
4 Comune di Castel San Niccolò.
3 Comune di Reggello.
e Comune di Figline.
esaminando ogni singolo monumento, l’architettura si svolse in modo semplice e tradizionale
sì che le colonne, gli archi e le trabeazioni corrispondono più che ad un concetto ornamen-
tale, alle intime parti della costruzione. E mancano così quella varietà di archetti diffusissimi
dovunque nell’età romanica e quelle decorazioni alle finestre che si trovano anche nelle semplici
chiese del contado senese 1 e di Corsica.1 2 3 I muri sono condotti con paramento a pietrame: talvolta,
in costruzioni più antiche, con sassi semplicemente accapezzati (abside di Santa Maria a Sco)
o abozzette squadrate disposte a regolari fili (badia di Agnano, pieve di San Leolino a Rignano) ;
Fig. 3 — Interno. Pieve di Romena (Casentino)
(Fotografia Alinari).
o, più comunemente, con l'arenaria o pietra da taglio [lapis quadratili) a « bei cunei parallele-
pipedi tagliati con rigore, dagli spigoli netti e messi insieme, secondo l’antica tradizione mu
raria, con pochissima calce».5 Così nelle pievi di Stia, di Romena, San Martino a Vado, 4
Montemignaio, Cascia, s facciata di Santa Maria a Sco, Gaville, 6 Gropina e nelle chiese di
Ama e di Poggio di Loro. I muri principali poiché con il semplice sistema di copertura di
cui faremo parola, non sopportano un peso eccessivo, non hanno spessore molto ampio — come
1 Si veda Canestrelli A., op. cìt., pag. 50 e seg.
2 Sulle chiese di Corsica: Aru Carlo, Chiese Pi-
sane in Corsica. Roma, Loescher, 1908.
3 Venturi Adolfo, L’Arte Romanica, Milano,
Hoepli, 1904, pag. 7.
4 Comune di Castel San Niccolò.
3 Comune di Reggello.
e Comune di Figline.