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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 3
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Venturi, Lionello: Saggio sulle opere d'arte italiana a Pietroburgo
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0255

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SAGGIO SULLE OPERE D'ARTE ITALIANA A PIETROBURGO

2 I I

L’intensità coloristica del secolo XV è rinnovata da Paolo in questo e ne’ quadretti simili a
questo: ma l’intensità è usata con tale sapienza da non toglier nulla alla gradazione dei piani,
alla profondità della scena.

3. Ritrovamento di Mosè (n. 138). Per questo quadro l’attribuzione a Paolo non è asso-
lutamente certa: bello per sè e degno assolutamente del maestro, quando si confronti questo
esemplare con quello del medesimo autore e con la medesima composizione della Galleria
di Madrid, si sente la enorme superiorità dell’esemplare di Madrid. Per quello di Pietroburgo,

Andrea Schiavone : Giove ed Io. Pietroburgo, Ermitage.

si tratta quindi di una replica meno riuscita o di una copia fatta da scolari sotto gli occhi e
forse con l’aiuto del maestro stesso.

Tutti gli altri quadri attribuiti a Paolo all'Ermitage sono opere di scuola o copie.

Il n. 152, ritratto di un senatore veneziano, per la speciale stilizzazione del volto, per la
minutaggine accurata dell’esecuzione, mi sembra opera di Antonio Badile.

Delle scuole minori del rinascimento -italiano, la lombarda è rappresentata da varie opere.
Del periodo anteriore alla venuta di Leonardo non è a Pietroburgo se non una piccola Pietà,
rovinata, ma autentica ed espressiva di Ambrogio Borgognone, nella collezione Paolo Stro-
ganow. La Madonna Litta (Ermitage, n. 13-A), attribuita a Leonardo, è oggi generalmente
considerata come un’opera d’imitazione lombarda del maestro fiorentino. Infatti, anche senza
tener conto di ragioni spirituali che sono più difficilmente trasmissibili, basta, mi pare, con-
frontare il metodo di esecuzione della Madonna Litta con quella non lontana del Benois, per
accorgersi che tutte le finezze di chiaroscuro, tutte le trasparenze dei colori leggeri divengono
nel quadro Litta una pasta di colore uniforme e grossa, tanto grossa, che la pelle sembra non
di un bambino o di una donna ma di un pachiderme. Sotto questa pelle grassa la vita non
 
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