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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra: Secoli XIV-XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0291

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RICERCHE SULLA MINIATURA UMBRA

247

Il fregio marginale, ai quattro lati del frontespizio di questo messale, è un bell’esempio
dello stile umbro-fiorentino, con tondetti a cammeo, putti, fiorami su di un fondo unito di
color scuro che gli dà maggior risalto e che lo distingue dai comuni fregi fiorentini dai fondi
a sezioni di vivi colori contrastanti. Fra i tondi del fregio 1 merita particolare attenzione quello
del lato inferiore, dove San Girolamo si batte a sangue il petto avanti il Crocefisso.2 Di pari
finezza è la scena che serve di fondo alla lettera iniziale A (d te levavi) dove è Davide ingi-

Fig. 9 — Miniatore Umbro-Fiorentino: Antifonario
Aquila, Museo Comunale.

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nocchiuto. Nell’una e nell’altra miniatura abbiamo le solite rocce a stalagmiti ed il solito paese
peruginesco.3

del 14S3. I miniatori di questo ms. furono almeno tre ;
il primo dei quali, schiettamente peruginesco, eseguì
in tempo prossimo al 1483 il frontespizio; il secondo,
maestro molto inferiore, e di forme indecise, lavorò la
decorazione paginale di cart. 191, 192, 258, 332; il
terzo (?) eseguì la decorazione di bottega di tutto il
codice.

1 Nei tondi del lato destro sono : L’Annunciata,
La consegna delle chiavi, San Francesco che riceve
le stimmate.

2 È utile il riscontro col tondetto di San Girolamo
nella predella dell’ancona della Madonna e Santi di
Pinturicchio (cfr. Alinari 21328), e coll’altro San Gi-
rolamo della Gali. Corsini (n. 727) senza il petto san-
guinolento.

5 A questo gruppo umbro-toscano appartiene anche
il Cod. liturgico di Chieti, che il Berteaux ha fatto
conoscere come il Messale di Giovanni Borgia (con-
fronta E. Bertaux, Le Missel de Jean Borgia, in
Revue de l’art ancien et moderne, an. 1905, pagg. 241-
256), sebbene la decorazione non abbia caratteri omo-

genei. Il frontispizio di fogl. 3 (cfr. Revue d'art,
riprod. di pag. 245) ha gli stessi caratteri umbri fio-
rentini del frontespizio del Vat. Lat. 7792, e deve darsi
ad un miniatore peruginesco. Così nell’uno e nell’altro
la decorazione minore di bottega ha quei medesimi
caratteri che ritroviamo anche nella decorazione mi-
nore dei codici di Montemorcino. La miniatura che
rappresenta il Card. Giov. Borgia, nel suo oratorio,
mentre ascolta messa ha del pinturicchiesco ; al con-
trario la Crocefissione di fogl. 62 ha maggiori elementi
fiorentini, che non siano nel resto del codice : sebbene
anche qui la intonazione umbra non manchi. Ma non
credo che possa questa miniatura essere posta a raf-
fronto con la Crocefissiòne dell’ Ufficio lo della B. Cri-
stina ad Aquila (cfr. L. Serra, Aquila monumentale,
Aquila, 1912, pag. 73 e segg.) che è semplicemente,
per il paese e l’impostazione delle figure, peruginesca,
Il Picirilli (cfr. Pietro Piccirilli, La mostra d’arte
antica abruzzese in Chieti, in Rivista abruzzese di
Scienza lett. art. Teramo, ottobre 1905) intravide in
parte la verità quando disse che la decorazione del
 
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