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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 4
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Serafini, Alberto: Ricerche sulla miniatura umbra: Secoli XIV-XVI
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0296

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252

ALBERTO SERAFINI

d’Angelo non è ricordato nella matricola di Perugia, 1 e se egli non si fosse firmato, nessuno
lo conoscerebbe. Fu per altro un piccolo artista!

Con tutta probabilità fu chiamato a lavorare a l’Aquila da Jacopo di Notar Nanni, uno
dei più ricchi mercanti del suo tempo e munifico mecenate dell’arti aquilane.2

Vuole la tradizione che i corali di San Bernardino siano stati scritti dal Beato Filippo
dall’Aquila,3 sebbene non sia essa suffragata da alcuna prova storica. Ad ogni modo non tutti

Fig. 13 — Sinibaldo Ibi : Graduale X di Montemorcino
Monte Oliveto Maggiore di Siena.

i ventuno volumi, che si conservano nella Biblioteca provinciale, sono della stessa mano: come
di epoche diverse e di mani differenti sono le miniature.

1 Abbiamo invece nella matricola dei pittori fioren-
tini fino daH’anno 1410 un Michele d’Agnolo-, ma è
quasi impresa disperata identificarlo con questo. Fio-
rentino era anche il miniatore Giacomo d’Angelo, che
già abbiamo ricordato. (Cfr. Arte, 1912, pag. 48).

2 Jacopo Baroncelli di Notar Nanni, originario di

Civitaretenga, fece a spese sue nell’Aquila molte opere
pie. Si può dire con tutta probabilità che queste siano
cominciate circa il 1498, anno in cui fu da Re Fede-
rico creato suo famigliare e commensale, (ne parla il
Crispo Monti in Orig. delle famiglie dell’Aquila.
Cfr. Leosini, l. c., pag. 183). Il suo mausoleo sta
nella chiesa della Madonna del Soccorso (Aquila) dove
egli fece costruire la cappella di destra, dedicata alla
Madonna, da cui trae il nome la Chiesa. A San Ber-
nardino fece fare una parte del convento, la facciata

della Chiesa, ed il meraviglioso deposito (da Silvestro
dell’Aquila) di San Bernardino da Siena, (morto ap-
punto all’Aquila degli Abruzzi, e canonizzato nel 1450
da Papa Nicolò V) come risulta dall’ iscrizione della
prima base a sinistra del mausoleo medesimo : ja-
COBUS NOTARI NANNIS (?) CI VIS AQUILANUS FIDE ET
INTEGRI TATE EGREGIA MERCATOR PRO SFA PIETATE
ET RELIGIONE HOC OPUS DIVO BERNARDINO SUA IM-
PENSA FACIENDUM ORNANDUMQUE CURAVIT. ANNO A

natali domini mdv; (cfr. anche G. B. Manieri, Come
sorse il tempio di San Bernardino in Aquila, in Arte
e storia, Firenze, 1912, n. 1). Si deve credere che
questo Jacopo fosse uomo di non comune gusto artistico,
acquistato forse ne’suoi lunghi viaggi di commercio.

5 II ritratto è tra i quadri appesi ai muri della Sala
del Consiglio del palazzo municipale (n. 83).
 
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