LA COSTRUZIONE DEL DUOMO DI PISA
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Se però è possibile con sicurezza quasi completa affermare che l’abside principale e gran
parte dell’estremo fronte orientale appartengono al secondo periodo costruttivo, al secolo XIII,
altrettanto sicuramente non si può dire per le due absidi secondarie e per il rivestimento delle
pareti sopra i tetti delle navatelle : non vogliamo affermare senza avere una somma di ele-
menti tali da giustificare l’affermazione. vi sono verità che s’intuiscono anche senza poterle
pienamente dimostrare e chi guardi con acuto occhio alle forme di tutto il Duomo pisano
penserà — credianìj) — che là dove appaiono le colonne e le semicolonne a sostituire le
lesene si debba avere l’indizio d’una decorazione più tarda, più vicina a quella della facciata
e dell’abside principale che a quella dei fianchi del braccio lungo e della crocera; indizio di
una decorazione :— abbiamo detto — e non d’una costruzione diversa.
Qualcuno ha anche supposto — come riferimmo — che la cupola non appartenga alla pri-
mitiva costruzione fiel Duomo : noi non ne vediamo la ragione poiché niente giustifica questa
Kig\ 16 — Fianco settentrionale. Esterno della navata centrale
Pisa, Duomo.
supposizione e l’unica traccia di una tarda decorazione si ha nella galleria di archetti gotici,
contemporanea alla decorazione esterna del Battistero nominata fin dal 1391 in una carta
dell’Archivio dell’ Opera.
Procedendo così nell’esame minuto di ogni parte dell’edificio siamo giunti a tali conclu-
sioni che la storia della costruzione del Duomo di Pisa si può riassumere brevemente.
Fondato il tempio nel 1063, la costruzione dovè procedere ininterrotta fino a circa il 1118,
data della prima consacrazione; poi cominciò la decorazione interna ed esterna e nel 1121
alcuni altari minori erano consacrati da Calisto II. Ma i lavori proseguirono fiacchi e forse
furono interrotti per mancanza di mezzi finché vennero a soccorrere 1’ Opera le donazioni della
fine del XII e del principio del XIII secolo. Verso il 1250, mentre tutte le altre costruzioni
dell’ Opera sentivano gli effetti di un impulso nuovo, si sentì il bisogno di ampliare il
tempio, di renderne ricca e sontuosa la facciata; si provvide allora anche al rinnovamento
dell’abside principale e forse anche alla decorazione delle pareti esterne della navata centrale,
ad alcuni mutamenti nella decorazione delle fronti absidali a mezzogiorno ed a tramontana.
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Se però è possibile con sicurezza quasi completa affermare che l’abside principale e gran
parte dell’estremo fronte orientale appartengono al secondo periodo costruttivo, al secolo XIII,
altrettanto sicuramente non si può dire per le due absidi secondarie e per il rivestimento delle
pareti sopra i tetti delle navatelle : non vogliamo affermare senza avere una somma di ele-
menti tali da giustificare l’affermazione. vi sono verità che s’intuiscono anche senza poterle
pienamente dimostrare e chi guardi con acuto occhio alle forme di tutto il Duomo pisano
penserà — credianìj) — che là dove appaiono le colonne e le semicolonne a sostituire le
lesene si debba avere l’indizio d’una decorazione più tarda, più vicina a quella della facciata
e dell’abside principale che a quella dei fianchi del braccio lungo e della crocera; indizio di
una decorazione :— abbiamo detto — e non d’una costruzione diversa.
Qualcuno ha anche supposto — come riferimmo — che la cupola non appartenga alla pri-
mitiva costruzione fiel Duomo : noi non ne vediamo la ragione poiché niente giustifica questa
Kig\ 16 — Fianco settentrionale. Esterno della navata centrale
Pisa, Duomo.
supposizione e l’unica traccia di una tarda decorazione si ha nella galleria di archetti gotici,
contemporanea alla decorazione esterna del Battistero nominata fin dal 1391 in una carta
dell’Archivio dell’ Opera.
Procedendo così nell’esame minuto di ogni parte dell’edificio siamo giunti a tali conclu-
sioni che la storia della costruzione del Duomo di Pisa si può riassumere brevemente.
Fondato il tempio nel 1063, la costruzione dovè procedere ininterrotta fino a circa il 1118,
data della prima consacrazione; poi cominciò la decorazione interna ed esterna e nel 1121
alcuni altari minori erano consacrati da Calisto II. Ma i lavori proseguirono fiacchi e forse
furono interrotti per mancanza di mezzi finché vennero a soccorrere 1’ Opera le donazioni della
fine del XII e del principio del XIII secolo. Verso il 1250, mentre tutte le altre costruzioni
dell’ Opera sentivano gli effetti di un impulso nuovo, si sentì il bisogno di ampliare il
tempio, di renderne ricca e sontuosa la facciata; si provvide allora anche al rinnovamento
dell’abside principale e forse anche alla decorazione delle pareti esterne della navata centrale,
ad alcuni mutamenti nella decorazione delle fronti absidali a mezzogiorno ed a tramontana.