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PIETRO PICCIRILLI
quale manda urli di dolore, mostrando nelle contrazioni del volto lo spasimo atroce, è circon-
data dalle Marie doloranti. Quella che regge la testa del Redentore, ben disegnata e meglio
dipinta, ha la veste d’un giallo pallidissimo e un manto violaceo orlato d’un nastro bianco ;
l’altra che gli bacia la mano è coverta con un drappo ceruleo oltremare. Un manto di rosso
intenso a larghe pieghe avvolge la Maddalena ginocchioni, che sostiene con le mani i piedi
del Crocifisso. Completano l’imponente gruppo altre quattro figure: Giuseppe d’Arimatea,
vestito di un camice rosa cangiante in azzurro, con accanto una donna piangente ; Nico-
demo, che prega, e Giovanni con le mani giunte, tutto compreso da profondo sgomento.
Nello sfondo della scena, di qua e di là dalle croci con i due ladroni, volano quattro
angeli coi segni della Passione. La linea di terra del quadro è segnata da una lista bianca e da
Ascensione. Sulmona, Santo Spirito. Cappella Caldora.
un’altra rossa a contatto col coverchio del sarcofago, e tutto il rimanente della pittura è contor-
nato da un ornatino bianco ad archetti intrecciati. Il disotto della parete reca scomparti geo-
metrici dipinti a finti marmi, che l’artista armonizzò con le linee schematiche del monumento.
Negli sguanci della nicchia, da un piano determinato da una larga striscia obliqua di
color rosso, la quale segue la inclinazione in avanti del coverchio del sarcofago ove è scol-
pita la figura giacente di Restaino, si levano, sopra un fondo turchino oscuro, diviso ver-
ticalmente in due spazi, coppie di angioli che mostrano troni o città turrite,1 che pregano,
1 Nell’arco trionfale della ricordata chiesa di Santa e ricche .di stole, che recano nelle loro mani un trono
Maria si conserva ancora parte di una teoria di angeli, piccolo in un’aureola » (Bertaux, op. cit.). Il nostro
fra i quali sono i Troni ;* con lunghe tuniche bianche artista potè ispirarsi a questo dipinto.
PIETRO PICCIRILLI
quale manda urli di dolore, mostrando nelle contrazioni del volto lo spasimo atroce, è circon-
data dalle Marie doloranti. Quella che regge la testa del Redentore, ben disegnata e meglio
dipinta, ha la veste d’un giallo pallidissimo e un manto violaceo orlato d’un nastro bianco ;
l’altra che gli bacia la mano è coverta con un drappo ceruleo oltremare. Un manto di rosso
intenso a larghe pieghe avvolge la Maddalena ginocchioni, che sostiene con le mani i piedi
del Crocifisso. Completano l’imponente gruppo altre quattro figure: Giuseppe d’Arimatea,
vestito di un camice rosa cangiante in azzurro, con accanto una donna piangente ; Nico-
demo, che prega, e Giovanni con le mani giunte, tutto compreso da profondo sgomento.
Nello sfondo della scena, di qua e di là dalle croci con i due ladroni, volano quattro
angeli coi segni della Passione. La linea di terra del quadro è segnata da una lista bianca e da
Ascensione. Sulmona, Santo Spirito. Cappella Caldora.
un’altra rossa a contatto col coverchio del sarcofago, e tutto il rimanente della pittura è contor-
nato da un ornatino bianco ad archetti intrecciati. Il disotto della parete reca scomparti geo-
metrici dipinti a finti marmi, che l’artista armonizzò con le linee schematiche del monumento.
Negli sguanci della nicchia, da un piano determinato da una larga striscia obliqua di
color rosso, la quale segue la inclinazione in avanti del coverchio del sarcofago ove è scol-
pita la figura giacente di Restaino, si levano, sopra un fondo turchino oscuro, diviso ver-
ticalmente in due spazi, coppie di angioli che mostrano troni o città turrite,1 che pregano,
1 Nell’arco trionfale della ricordata chiesa di Santa e ricche .di stole, che recano nelle loro mani un trono
Maria si conserva ancora parte di una teoria di angeli, piccolo in un’aureola » (Bertaux, op. cit.). Il nostro
fra i quali sono i Troni ;* con lunghe tuniche bianche artista potè ispirarsi a questo dipinto.