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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 15.1912

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Fasc. 5
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Piccirilli, Pietro: Gli affreschi della cappella Caldora in Santo Spirito di Sulmona
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https://doi.org/10.11588/diglit.24139#0441

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GLI AFFRESCHI DELLA CAPPELLA CALDORA

395

Fra tanta incertezza crediamo sia il caso di volgere lo sguardo ai pittori locali del
Quattrocento e fermarsi di preferenza su Leonardo di Teramo, cittadino di Sulmona, pittore
di gran fama e familiare di re Ladislao.1

Maestro Leonardo si recò a Sulmona giovanetto, ove iniziò i suoi studi e vi si coniugò
intorno al 1390 con certa Agnese, vedova di Masio Leopardo.1 2 Nel 1370 lo troviamo in
Guardiagrele a dipingere, secondo il Jezzi,3 nella chiesa di San Silvestro insieme con un
pittore locale a nome Paolo De Litio. Nel 1407 re Ladislao lo nomina suo familiare 4 * e in
quest’epoca opera a Napoli in compagnia di Giovanni d’Amalfi, Alfonso di Cordova e Nicola
Rubicano.s Chiamato nuovamente in Guardiagrele nel 1417 affresca la chiesa di Sant’Antonio
Abate 6 e, tornato fra i suoi a Sulmona, lavora di pittura e di scultura. Avanti negli anni,
muore circa il 1435. Tutto questo ci apprendono i documenti d’archivio.7

Il soggiorno di Leonardo a Napoli, per quanto breve possa supporsi, gli dette agio
di studiare il ciclo grandioso degli affreschi attribuiti al Lorenzetti8 (e poi al Cavallini9) nella
chiesa di Santa Maria Donna Regina, nonché le pitture in San Giovanni a Carbonara, nel
Duomo, in San Pietro a Maiella, in Santa Chiara, in San Lorenzo, ecc. e fissare nella sua
mente forme, colore e tecnica di maniere differenti.

Sfortunatamente non conosciamo opere di Leonardo, e non è il caso di tener conto
di supposizioni, per quanto lodevoli, altrettanto infondate di qualche dilettante. Per conse-
guenza elementi positivi per determinare la maniera del nostro artista, non ancora sono noti. Non
è da respingere, però, la probabilità che Mastro Leonardo, pittore tenuto in grande onore
dalla corte Angioina, per le sue virtù di artista eccellente, abbia dipinto in Santo Spirito.
Questa ipotesi, da me affacciata nel 1895, viene oggi ribadita dal prof. Venturi.10

Dopo che Donna Rita Caldora ebbe innalzato per sé e per i suoi il monumento scol-
pito da Gualterio de Alemania nella propria cappella in Santo Spirito, certamente non avrà
affidata la decorazione pittorica ad un artista mediocre. E facile, quindi, che abbia scelto
l’artista più in voga, Leonardo, il pittore del re.

Or se Leonardo* nel primo quarto del secolo xv dipinse per commissione di D. Rita
la nobile cappella, egli quivi rivelò tutte le sue qualità e tutto quanto aveva assimilato
precedentemente di disegno, di colore, di tecnica dalle opere viste e studiate nella incan-
tevole città partenopea e altrove.

Siamo nel campo delle induzioni, le quali domani potrebbero assurgere a verità di-
mostrate.

Pietro Piccirilli.

1 N. F. Faraglia, Cod. dipi, sulmonese, doc. CCX,
Carabba, Lanciano, 1S8S.

2 P. Piccirilli, Artisti abruzzesi. Leonardo di Te-
ramo, cittadino di Sulmona, pittore, Teramo, tipo-
grafia della Rivista Abruzzese, 1905.

5 La chiesa di S. Silvestro papa, il culto di S. An-
tonio Abate in Guardiagrele e il pittore Leonardo di
Teramo, cittadino di Sulmona, Guardiagrele, Palme-
rio, 1905.

4 N. F. Faraglia, Cod. dipi, citato.

s G. Filangieri, Indice degli artefici delle arti mag-

giori e minori. Doc. per la storia, le arti e le indu-
strie nelle provincie napoletane, Napoli, tip. dell'Ac-
cademia Reale delle scienze, 1891.

6 G. Pansa, in Rivista Abruzzese, anno Vili, fa-
scicoli IX-X, 1903.

7 P. Piccirilli, Artisti abruzzesi. Leonardo da Te-
ramo, cittadino di Sulmona, pittore, Teramo, Rivista
Abruzzese, 1905.

8 E. Bertaux, op. cit.

9 Venturi, op. cit.

10 Opera cit.
 
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