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Valverde, Juan de
Anatomia del corpo humano — Rom, 1560

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https://doi.org/10.11588/diglit.8523#0212

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Lib. terzo delle Membra


Del Fiele, Cap. 8.
Abbiamo detto del membro doue sifa il sangue, hora fa bisogno parlar di quei,
che'l purgano da alcune supersiuità, con le quali fu di bisogno venire insino a lui,
llsito dellkle. -fc -i-incominciando dalla vesciea,che purgala collera.3 La qual stàsituata in quel senò, a fi.xi.xii.V.
(che habbiam detto sarli nel mezzo della parte diritta del cócauo del fegato,che abbrac- f g.xix.H.Ii.
eia il lato diritto dello stomaco)del qual nasee la metà del corpo suo; il suo reslo insieme v|-t«v.fi.x.H
co} collo esee fuori del fegato, insino all'arriuare al principio della b vena porta ; & iui si b fig.xi.h
per Jone entra diuidein due tronchi. Vno, che va insù, & appoggiandoli alla parte dinanzi della detta
csr esce la colle^ vena diuide in duec rami,che vanno,vno a man destra,l'altro a man sinistra; & si spargo c fig.xij.Y
tAaLtide.* no ^ jQ fegat.0jsjjujidendosi, ognun diloro,in molti ramuscelli, che camminano perla
sustanza del fegato,fra le radici della vena grande,& quelle della vena porta.Per quelli ra
muscelli va la colera dal fegato al siele.d L'altro tronco cammina all'in giù,appoggiadosi d fig.xi.xii.c
alla tela di sotto della reticella ; & cosi camina in obliquo all'in giù insino ale fine dell'in- e fig. xii.d
tettino duodeno,entrando tra tela & tela in tal modo, che da poi,che è vseita, si tornano
ad accollare luna & l'altra tela deli'intestino, & non lasciano che più vi rientri la collera;
& cosi scende insino alli intestini,senzarnai montare allo stomaco, eccetto in alcuni,che
la sigura del oltre all'esser molto collerichi patiseono gran fame . Quella veseichetta è lùga, & tonda
lide. nel fondo; & lì va ristrignédo a poco a poco insino al coÌlo,come vn pero ; & è fatta d'u-
na tela neruosa,& sottile,ma dura,& forte,& la quale facilmente s'allarga o strigne,secon
do che più o meno vi è collera dentro; & ha tre sorti di fili, i primi cominciando di den*
lasuJ1an%4. tro sono diritti,i secódi obliquai terzi intrauersati. Quella tunica Ila inuolta in vn'altra*
che nasee di quelia,che rinuolge il fegato ; benché non tutta è inuolta, ma sol quella par-
Voffitit. te,che habbiam detto vseir del fegato. L'offitio di quella veseica è nettare il sangue dalla
collera per lo tronco,che entra nel fegato, & mandarla a gli interini ; per la qual cosa si
va ad inserire nel fine deli'intestino duodeno, non senza grand'util noslro. Perche, si co-
me è forte,& ha gran virtù di nettare,& in quella parte ordinariamente è molta ssemma,
che esee dello stomaco, cosi non la lascia per niun modo fermare ; & per tal ragione aiu-
ta anche,che più facilmente eseano le fecce de gli intestini.Questo tronco suole in alcu-
ni huomini montare al fondo dello stomaco; & que tali son forzati a andar sempre vomì
tando collera; per la qual cosa e Medici gli chiamano {gradati irella creatione.
Della Milza. Cap. 9.
il sito della MìU A Milza è polla a nel lato manco,tra lo stomaco,&le cosle,alquanto verso laschie a fi.xix.OO
na; & secondo il lungo piglia dalla diaframa insino al fine delle colle mendose,sen- P-fi-v.G
J—s za calar più in giù,in coloro,chenonl hanno grande fuor di misura;secondo illar-
lasigwa* go piglia dalla schiena, insino al principio delle cartilagini delle colle.b La sigura della b fi.xviii.
milza è conforme alle particene le son vicine;perche lac parte di sopra,che tocca la diafra c Ja med.D
ma,è alquanto rileuata; quella d di dentro,che tocca lo stomaco, è alquanto ammaccata, d med. era
Et nel mezzo suo da alto a basso, hà vna e riga rileuata(benche non vgualmente da ogni e* ^ jeÌ**H
parte)nclla quale^s'inseriscono alcune ■vene,& arterie, come al suo luogo dirémo.Dalla f
to mancojche si congiunge § alla schiena,è vn poco incauata;h dal diritto,chepasiaà can g G
to le cartilagini delle colle, è gobba ; da1 quel di fuori, che è appoggiato alle coste,è al- h F
quanto gobba, & hà impressi in se i segnali delle coste,alle quali è appoggiata.Et la milza 1 *
ne gli huomini è più grolsa,& larga,che ne gli animali bruti, ma non è tanto lunga,come
in loro,anzi è quadra ; sollmente al doppio più lunga, che larga ; & finisee di sotto(vol- '
tandosi vn poco in nanzi)in vna puntalo da; disopra finisee come in arco incauandosi vn
poco nel mezzo3di modo,che sà come due punte molto sode; delle quali quella di sopra
il color della c pi u larga,che quella di sotto. Et tutta la milza(cosi di dentro,come di fuori) è d'un co-
Ti?/? 7a l°rtanèmolto oscuro.k La sustanza della milza è spugnosa, nera, & grolla ;&per lei si k ìk
aJ>-J veggono semminati molti,& assai sottil ramuscelli di vene,1 & arterie.Et è tutta couerta 1 lib.vi. t.iii.
d'una molto sottil tela,che si fa delle tele della reticella, che s'inseriseono nella riga, che si jHj? ^'t,v'
vede nel lato suo di dentro,le quali s'ailargano,c\: coucrtono in leij ma perche la reticella
nasee
 
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