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Valverde, Juan de
Anatomia del corpo humano — Rom, 1560

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https://doi.org/10.11588/diglit.8523#0263

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g sigu.xvi.
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necess.al moui.etsent 112
son più sottili, &lpesfe. Ti principio di quello procelsofa la naturai figura d'una bocca
d'imbuto j perche di mano in mano si va rillrignendo,come fa l'imbuto, ìnsino al finire
in vn cannone stretto,il qual palsando per vn buco della dura madre,fìnisce sopra la glan
dola,che sra sopra il seggio dell'olso cuneale, & per la parte di sotto è tonda,per quella di
sopra fa nel mezzo vn folso,nel qual riceue la ssemma. Per quello imbuto.* (come per
vn colatoio)!! cola tutta la ssemma del capo. Et la s Glandola, che la riceue (come riab-
biami detto)è di sotto tonda, & di sopra incarnita alquanto, da lati tonda, & che tira al
quadro.Et e d'una sustanza alquanto più dura, che quella dell'altre glandole, & da ogni
parte inuolta in vna sottìi tela,che nasce della tela,di che habbiam detto farsi l'imbuto, o
di quella,che cuopre in quella parte l'ollòjfaccendo che la dura madre non tocchi il cra-
neo,& insieme tiene legata quella glandola. Alla quale sono appoggiati (come diremo)
due rami dell' ? arteria del sonno,e quali ninna marauigliola rete fanno,come alcuni Ana
tomilli hanno pensito. Da lati di quella glandola scendono da ogni lato due fanali;
vno verlo nanzi,che finisce k nel buco, per lo qual diremo vscire il1 secondo paio de ner
ui della tesla; l'altro scendepiuin dietro,& palsa per sopra quell'aspra, & disugualfelsura,
commune all'olio cuneale,& à quel delle tempie,& a quel della collottola,che è apprelso
il terzo buco dell'osso cuneale,per lo qual entra il piugrolso ramo dell'arteria del sormo.
Tutti quelli condotti aiutano a purgare la ssemma della tella,cio è i due nuoli, che hab-
biam detto farli nellasullanza delle ceruellasopra l'oliò cuneale, purgano l'humidità de
yentricoli,& la portano a l'imbuto . Et quello imbuto è largo di sopra,si per rilpetto de'
condotti,che fimscono in lui, come per riceuer i capi del ventricolo diritto, &r manco,
che sìniseono in quella parte. Fu fatto anche quello imbuto tanto capace per ragione,
che se alcuna ssemma o humidita si raccoglielse sopra il171 corpo calioso, o ne n seni, che
Hanno sopra lui,facilmentepotelse cadere nell'imbuto, aiutato dalla pia madre ; perche
o seenda qucsto humore dalla parte di dietro del corpo calloso,o da quella di nanzi,sem-
pre va a cadere nella pia madre,che faseia la parte più balla delle ceruella,& indi nel cola-
toio.11 qual faccendosi(quanto più va in giù)piullretto,raccoglie tuttala ssemma;& get
tandola per vn buco picciolo,che si fa nella dura madre,va a cadere nel mezzo della Gian
dola detta.Dalla quale camminando per que' seni o riuoli, che habbiam detto incomin-
ciare appresso al ° seggio dell'olso Cuneale,esce parte per li buchi,che rilpondono al pa-
lato; parte per quegli,che rispondono a gli occhi ; parte per gli altri del craneo,per doue
eseono i nerui,& entrano le vene,& arterie,senzahauere altro particolar buco,per doue
si.purghi. Ne ha condotto alcuno,che la porti al naso, attento che non lùole la ssemma
purgarsi naturalmente per elso,se non per soperchia materia,come fa nel infreddamelo.
Et con quello habbiam sinito tutto quel, che tocca all'hilloria delle ceruella, perche de
gli intrecciamene de gli Antiqui,simili,l'uno alla rete, l'altro alle secondine, nel sello li-
bro ne faremo particolar mentionc.

La sigura dell*
Glandola.

I canali, che pur
gam lassemma.

sossit'io di qut-'
Tìo Imbuto. '

La flemma na-
turalmente non
fi purga pelna-

De Sensi esteriori.

Cap.

io.

COm p o s to,& fabbricato tutto il nollro corpo, & pollo in lui tre principali mem
bri,dai quali risultano tutte le sue operationi, Rellarebbeci hora a trattare delle
persettioni,che ha.Perche oltre al nutrirli, viuere, & sentire, gli furono anche ne-
celsarij alcuni sensi elteriori,medianti i quali potelsimo meglio venire in conoseenza di
tintele cose create,& per conseguente del Creatorloro.Horapose!ddio,cosi nell'huo-
mojcome in qual si voglia animai bruto,in prima il senso del Toccare, accópagnato col
senso del Gusto, medianti e quali dillingue il dannoso dal salutifero. Secondariamente
pose rVdire,inslruméto,per lo quale vdiamo coli le dottrine,& sciéze, che ci fanno elser
più perfetti,come anche le differenze delle voci, & l'harmonia della musica ; per la quale
veniamo in certa guisa in conoscéza della celelìe melodia, & della cópositione di nollra
anima.Dopo à quello ci diede Iddio il senso dell'Odorare. Et in vltimo la Villa,sol prin u vifiaìsenso
cipio del conoseimento di tutte le cose ; senza la quale tutto quel, che del mondo si di^ prìncipal d» gli
sputa,& intende,gia mai non si sarebbe saputo.Perche se non hauessimo in prima veduto essertort'
il Cielojil Sole,la Luna,Ie Stelle,& il mouimento loro,laNotte,il Giorno,dalle quai co?
se tutte nasee ildisio diconoseere le cagioni naturali ,& il Motor loro, saremmo senza
dubbio
 
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