RICERCHE SELLA MINIATURA UMBRA
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sebbene scolastico, e, non molto agile, dimostra di essere un perugino che ha avuto dei contatti
con l’arte di Borgo San Sepolcro ed Arezzo, mentre poi la forza con cui sono ritratti i nudi degli
angeli del lato destro del frontespizio del codice ed i visi di quelli del lato inferiore, di una
voluta perfezione di disegno, lasciano supporre anche influssi melozziani (fig. 1). Caratteristiche
sono le nuvolette attaccate ai piedi degli angeli, in colore azzurro filettate di bianco ; uso che
troviamo nei perugineschi primitivi. La virtuosità della tecnica ci viene fatta conoscere dai due
WBjgfgg|ppi
DIO NTY S il H A L l C Al B
SEIOR1GIN VM§1V
ANTIQV IT ATVMR
M A N A RVM Lì Ri R
-FRI MVS INCIP^
1 VMM INI ME
\ I L l ì: RA I i
fcocut um tir me piurflm oxxn* noe cxcoUnuits ramni
Luitiiiiu5 mas fupcctfw lùrarurus cjius moleius .unii
rnabus i'cw iux liuUos Scnpcoccs cj.lun.us ij>Cc conitf~
.curui \aAiu\tbib ipmcnuli hiftoruxum tarli vrq.
Thtopmpus sed coni lira mr.i dfmc’fftrcms quib; ('«ni
ul’as qiumhunc ruiftarum uunrui funulcj; lanonnn
ccddens cictAcuixanb: pacjiui cor cpuA‘icnbcnda.ant
pecuum fulirpcam rerììufui mim liun opus cffcascj
udrnr indùrtru: far p>frnb- monumrnra rrltmjutnrq
nonàmul cumcocpocc fumar caupus ac pccapuc
Fig. i — Cod. Vat. Lat. 1819. Roma, Biblioteca Vaticana.
angeli inginocchiati, fini ed intonati di colore, del margine superiore; 1 e dal ritratto di Paolo II,
su fondo azzurro entro una corona di verde nel lato destro.
La miniatura di questo frontispizio è condotta con tale arte da far rimanere incerti sulla
data in cui possa essere stata eseguita. Il ritratto del Papa ci dovrebbe dare la data della
l’ipotesi che il Codice sia stato miniato fuori di Roma,
ed in seguito ivi riportato. Ma non abbiamo proprio
nessun modo per precisare un artista piuttosto che
un altro, conte autore della decorazione.
1 Questi due angeli ci rammentano in qualche modo
i due « dalla simmetria rigorosa » che reggono una
corona, sull’alto della tavola dell’Assunta, ora nella
Pinacoteca civica di San Sepolcro. (Cfr. A. Venturi,
L’arte giovanile del Perugino, in Arte, anno 1911,
55)-
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sebbene scolastico, e, non molto agile, dimostra di essere un perugino che ha avuto dei contatti
con l’arte di Borgo San Sepolcro ed Arezzo, mentre poi la forza con cui sono ritratti i nudi degli
angeli del lato destro del frontespizio del codice ed i visi di quelli del lato inferiore, di una
voluta perfezione di disegno, lasciano supporre anche influssi melozziani (fig. 1). Caratteristiche
sono le nuvolette attaccate ai piedi degli angeli, in colore azzurro filettate di bianco ; uso che
troviamo nei perugineschi primitivi. La virtuosità della tecnica ci viene fatta conoscere dai due
WBjgfgg|ppi
DIO NTY S il H A L l C Al B
SEIOR1GIN VM§1V
ANTIQV IT ATVMR
M A N A RVM Lì Ri R
-FRI MVS INCIP^
1 VMM INI ME
\ I L l ì: RA I i
fcocut um tir me piurflm oxxn* noe cxcoUnuits ramni
Luitiiiiu5 mas fupcctfw lùrarurus cjius moleius .unii
rnabus i'cw iux liuUos Scnpcoccs cj.lun.us ij>Cc conitf~
.curui \aAiu\tbib ipmcnuli hiftoruxum tarli vrq.
Thtopmpus sed coni lira mr.i dfmc’fftrcms quib; ('«ni
ul’as qiumhunc ruiftarum uunrui funulcj; lanonnn
ccddens cictAcuixanb: pacjiui cor cpuA‘icnbcnda.ant
pecuum fulirpcam rerììufui mim liun opus cffcascj
udrnr indùrtru: far p>frnb- monumrnra rrltmjutnrq
nonàmul cumcocpocc fumar caupus ac pccapuc
Fig. i — Cod. Vat. Lat. 1819. Roma, Biblioteca Vaticana.
angeli inginocchiati, fini ed intonati di colore, del margine superiore; 1 e dal ritratto di Paolo II,
su fondo azzurro entro una corona di verde nel lato destro.
La miniatura di questo frontispizio è condotta con tale arte da far rimanere incerti sulla
data in cui possa essere stata eseguita. Il ritratto del Papa ci dovrebbe dare la data della
l’ipotesi che il Codice sia stato miniato fuori di Roma,
ed in seguito ivi riportato. Ma non abbiamo proprio
nessun modo per precisare un artista piuttosto che
un altro, conte autore della decorazione.
1 Questi due angeli ci rammentano in qualche modo
i due « dalla simmetria rigorosa » che reggono una
corona, sull’alto della tavola dell’Assunta, ora nella
Pinacoteca civica di San Sepolcro. (Cfr. A. Venturi,
L’arte giovanile del Perugino, in Arte, anno 1911,
55)-