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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0233

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eh

DELLE INDIE* LI B. I*

7S

ti j ^°n/arebbonodagIi Histon'a'jSC dai Poeti antichi tanto questi marauigliosi mon*
o0 C«la Sicilia celebrati, se fossero slati conoseiuti Mattala , ÒC Maribio,&: Guassocin*
Ron ahri,che apprettò in questa historia si toccheranno. In queste Indie si veg*
co('i ? tante va"' ' ^ ^orc^e > & diletteuoli pianure, tante costiere di mare con tante ÒC
ti o §ne piaggie, 8d con cofì securi8£ bei porti, tanti gran fiumi, ÒC nauigabili, tan*
altr n ,a§h,'3tan«' fonti ÒC freddi, ÒC caldi, ÒC vicini Ivn l'altro, ÒC molti con bitume, ÒC
^ e varie materie, Kliquori: Tante sorti di peseidi quelli, che in Hispagna fì veggono,
conoscono,2<l altre che nè vi si conoseono, nè vi fì veggono Tante minere di oro,di ar*
nto,5d di rame: tanta copia di perle, ÒC di vnioni,che ogni divi fì ritrouano. In qual
trada fì vdi mai,òsisa,che in cofì breue tempo,ÒC in terre cofì dalla nostra Europa
£i. ote fì producettero tanti animali di armenti ÒC di greggi, Si tante biade, come con
*[.,0cchinostri in queste Indie vediamo che fì producono, essendoui per tanta distantia
mare condottirEt mi pare che questa terra, non come madregna,ma come vera ma*
c> Scemiti gli habbia : poi che in maggior quantità, ÒC migliori alcuni di loro vili ge*
rano,che nella Hispagna non fanno, dico cofì degli animali, cheperseruigiodell'huo
^° 'ono,come del grano istesso, ÒC delle altre biade, di legumi, delle frutta, del zuccaro,
j^annafìstola: delle qualicose à dimieivfci lasemente di Spagna,ÒC fu qui condotta:
f. tra poco tempo sono in tanta quantità moltiplicate tutte queste cose, che di qua se ne
^nano le naui in Europa carichedi zuccaro, di cannofi'stoIa8£ di quoi di vacche: Et il
cj ^limo potrebbono fare di altre cose, alle quali qui non molto fì attende, ÒC che prima
eS'i Hispagnuoli vi venissero,queste indie da se slette produceuano,8£ producono,
t. sono cottone, ò bambagio,che vogliam dire,allume, ÒC altre mercantie, che in mol*
^ re§nidel mondo sono defìderate,8£se ne cauarebbe grande vtilita: ma i nostri merca*
fc ntl non ne fanno con to,per non occupare i loro nauili sc non con oro,con argento:con
q con altri fìmili cose. Et poi che quello, che fì potrebbe scriuere di questo mio*
is° p grandissimo Imperio, ÒC tanto ÒC cofì marauiglsoso,questa istessa grandezza mi
b Q ■ aPpo vostra Maesta Ces.se non ne diro cofì copiosamente,come fì richiederebbe : Ba
il'>c'ie come persona, che tanti anni miro ÒC veggo queste cose, habbia da occupare tutto
srante della vita mia in notare, òC dedicare alla memoria de posteri questa piaceuole,
^3Ve> generale ÒC naturale historia delle Indie, cofì di quello, che fin qua ho veduto,©
lrle venuto à notitia, come di quello,chefin che questa vita mi durerà, fì diseoprira ,8cri>
Cc?Uera'P01 cne *a v°stra Maesta Cesarea, come àsuo creatoci seruitorc, mi impone ÒC
j^anda, che io la scriua, ÒC la mandi al suo conseglio reale delle Indie : perche come que
c°fe fì aumentano, ÒC fì sanno, cofì 11 pongano di mano in mano nella gloriosaCro*
r> adi Spagna. Et in questo, oltra che la Maesta vostra ne fa seruigio àDio nostro si*
(L 0re> che si pubiichij&d fì sappia per Io restante del mondo,quello che sotto Io seettro vo*
««1 ^ rea'e di Castiglia posto fì troua,ne fa ancho segnalata merce à tutti i regni di christiani,
..^loro con questo trattato occafìone di rendere infinite gratieà Dio per l'aumento
jj 'astiasantafede CathoIica,cheognidicol vostrochristianisfìmozelo in queste Indie

f.,n!'rt1er»ta. Il che seravn glorioso colmo della immortalità della vostra rara Si perpetua
<>a a • perche non solamenre i fedeli christiani fì sentiranno à vostra Maesta Cesarea, obli*
lnr.' j che con tanta benignità faccia Ior questa nuoua, ÒC vera historia comunicare, ma gli
eh' ancho, che fuori di queste parti per tutto il mondo fì troueranno, vdendo queste
(tifigliele rcstcranno!medefìmamente obligati, lodandoli fattore del tutto, che cofì
te,anc cose create habbia in luoghi cofì incogniti, ÒC separati daH'Hemisperio, ÒC Orizon*
l'ok r°' Questa è certoj, potentisfìmo fìgnore, vna materia, che per la grandezza del*
|wetto>8Cdellesue circonstantie,nelaeta, nèla diligentia mia batteranno à terminarla
ci, ettamcnre,perIainsofficientiadelmiostile,Saperlabreuita demieigiorni:serànon*
scr; ° quello,che io scriuerò, historia vera ,8d del tutto [lontana dalle sauole, che altri
pieV0ri ne hanno detto,senza hauerne veduta cosa alcuna : ma stando in Hispagna à
ot] ^aseiutto hanno hauuto ardire di scriuere con elegante parlare ÒC volgare, ÒC latino
tt j *e cose,solamente per informatione di molti di disferenti giudicr) :ÒC ne hanno forma
littorie, che fì sono più apprettate al buon stile,che alla verità delle cole, che sersuono:

Viaggi voi.?0

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