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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0355

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Ori»

DELLE INDIE LIBRO VII,

13*

U K. L. L r. X IN JJ X ti -L -l -CI -TV v-» V X J. ♦ I
£t taei e ^ vna pigna soIa3Iaquale tarda.io.mesi, ò vno anno ad à maturarli cV esserebuona.
terfen latpne ^qucsta pigna,non dà quel cardo più srutto,nè seruead altro, che à intrigare,il
^eeRli°*K otra C1IU dire alcuno,che poi che è cardo quello,che ci da questo frutto,si doureb-
•Uent» i arnare carciofi: ola. Al che rispódo,che in potere de primi christiani, che primiera-
J>0tUt ^dderojfu di chiamarle pigne:&T quelli stessi haurebbono ancho più giustamente
^osp^^marlecarciorrolejhauendo rispetto al cardo,ne!qualnascono: Ma elle non han-
1o dej si ^migliano à la pigna più tosto3che alla carciofròla.E' ben vero3che elle non so
^rt0 kUtto ^ìoti della spetie delle carcioffole, nè senza spine:perche nella Ior cima hano vn
^tCoprf0ccoletto>cheledà3à vederIe,molto ornamento : 8>C alcune nè hanno vno, cVdue38c"
«olettsl tatti rampolletti3attaccati OC nati col fusto istessb del cardo lòtto la pignaaquali broc-
* WÈ0* s°no come 11 ^eme di quelli frutrirperchc si platano, dC ne nascono nuoui cardi 8C
W eruono Per piantarli tanto quelli3che stanno in cima della pigna, come quelh'3che
iscia °tt0>nel fusto del cardo.Et pongono quelli rampolIi3pastinandoli, tre diti Cotto terra
'^ °ne la metà (coperto all'aere.Questo rampollo apprende ottimamente,& fa le radi>
e f0 y ^iicorso del tempo,che s e detto, genera il cardo,dal cui fusto nasce,& esee la pigna»
d ^ ^uc^° cardo u famigliano alquanto à quelle della Zauira, saluo che son più lun |^
se ^nr §r°ss"e>3c' corpolentcQiiesto frutto si terrebbe in maggior conto 3 se non ve ne fos ^
^Ues^.^piatMa quelle di terra ferma tengo io migliori,^ maggiori, che no sono quelle di
tlojj, "ole.Non si mantiene questo frutto3dop£»o che è maturo, più che.i5.ò.zo.di:ma qua
iìstnIle' Cuo debito tempo,che non si putrefare corrompe,è asfai buono, benché alcuni lo
Wlv ^" t?gnino cne na colerico.lkhe non so io di certo3so ben qsto3 che egli delta l'ap-
ra' U 3 mo^i >cne E fastidio3 dC nausea di
llrela n° poteuano mangiare3ne fece ve
v°glia3 Qc diede loro isforzo 8C volun
cHe ^angiare38t: digustare.il suo sapore à ql
10 P1^ rassomìgliarfì 3 si è al melocoto-
teinr llabbia sapor di persico, cV ha l'odo-
^^tv"16 ^ deI Pernc0>& cotogno:Ma
*&ch §.na stpore mischiato con vn cer-
^ «noscatcllo:&: per questo ha miglio-
JchrHdcIIi meheorogm. Vnsolo difetto
% il Jche non piaccia à tutti li gusti3&: è,
>l*o lr° ancnor cnc ^a il miglior del mó-
^SUess. gusta3ne diletta, se doppo il magia-
Ne di Utt0,sibee* ChesediIettalTccofì>
°t*e * a d°PP° dihauere magiato pera
!}Q ku 9 Cu°cersi, ò altre simili cose 3 che fan-
^lv^?r°^°il bereà coloro, che sono amici
r ^0n°}^ Parer ^ co^oro » queste pigne sa-
% c^°. vnico frutto : Et qsta credo io, che
§l'°ne, per che qui i molti nò piaccia.
% a ancno l acqua piace beuendosi dop
5°ìq Jli« pijgncMa questo, che alcuni il da-
r vn r sto butto per difetto, à me pare, che
eW suo


r*vl uei UCI e* l-^ico di più questo ;
certer e la carnosita di queste pigne ha come
lì^i lÌs* sfilaticome gu' hano i coltoli del-
ti ° c°n s ^ ^Ó*110 in i sPagna:ma gli ha-
K^Urb e?5ti de accolti al palato, che poco
« ^est ° imPacci° ^nno ncl mangiarsi:Et
e1ti non sono vtili per legingiue, cVTg
,cOfttin«andofì il mangiarle di lungo.
 
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