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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0391

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4 DELLE INDIE LIBRO XII. i?4
8r5de se^entc X1 si ritrOua: Ma secondo che molti mi affermano, era di quattro piedi, 8C coli
lima £ guanto è vn mezzano bracco:&T era di color berrettino,come la Hutia,cV della mede
tà)Cu atte2za,saIuo che quello era assai maggiore.Sono molti in quella isola,cY in quella cit
vero rV,^ero A mangiarono di quelli animali,cV gli appruouano per vn buò cibo.Ma nel
H0 ec°ndo che s'è detto delli trauagli,cY fame, che i primi chrilliani in quella isola passaro
PqLr1!? presumere,che quanto vi era da mangiare, tutto lor in quel tempo par esse aliai sa-
0 & buono,anchor che non sosse.
ij ^ All'animale chiamato Mohut,chc era ancho in cjuefla isola Spagnuola. cap. III.
*iHo u* ^ vno animale alquanto più picciolo della Hutia,cY del medefìmo colore berret
qUeAma Plu chiaro.Queslo era il cibo più pretioso,cV più silmato dalli Cacichi,cV Signori di
Ueu a ^ola.La forma 8>C fattezza di quello animale era molto limile alla Hutia, saly© che ha
iHa| Pe'o piugrosso3cV più duro,cV più acuto 8C arricciato. Io non ho veduto quello ani-
itjq >nj?a tutte le cose,che ne ho dette, le ho intese da molti degni di fede, che viuono hoggi
*Itr d n' ^ §l!Ì v^ero, & ne mangiarono : 8C lo lodono per carne migliore di niuna
Quelli animacene più disopra si sono deseritti.
Dell'animali' Cori, che già. l>iju,& hora è in molte case di (juesla città di
q, , San Domenico, Cap. IIII.
selua°ri e Vno animale picciolo ha quattro piedi,6V è della gradezza di vn mediocre coniglio
stac : ^r Palono quelli Cori in effetto vna speu'e di conigli : anchor che tenghino il mo
^Uo'0'31Tlaruera ^ topo, ma nongia cosi acuto» Hanno le orecchie assai picciole, 8C le por-
big c°u ristrette cV congiunte naturalmente col capo,che molte volte pare, che non le hab
tur °'^on hanno codaalcuna,cV hanno assai delicati i piedi dinanzi,cV di dietro,dallegiun
deli gambe in giù: Hano tre diti,cY vn'altro più picciolo, che sono quattro : Sono assai
dia,Cati&sotrili,cYdel tutto bianchi alcuni,alcuni del tutto negri, ma la maggior parte sono
t^J^due quelli colori macchiati. Ve ne sono ancho alcuni del tutto vermigli, cV alcuni
che r ati dl vermiglio,cV di bianco.Sono vaghi cxT puri animaletti, nè punto faslidiosi: per-
do °no assai domemdjCV vanno per la casa, cV la tengono netta senza isporcarla. Nonslri-
^ °jHc fanno rumore,nè corrodono per fare danno, Mangiano herba : cV con ogni poco,
dj p °r si dia di quella, che mangiano i caualli, si mantengono : ma assai meglio con vn poco
r0l/a:2abi,che più gli ingrassa,anchor che l'herba fìa loro più naturale Jo ne ho mangiati, 8C
iHc 0 nel sapore,come conigli seluaggt:benche habbiano la carne più delicata cV morbida,c\:
*ecca di q uella delli conigli.
^. Delli cani piccoli,che furono in quefìa isola Spagnttold. Cap. V,
J)jc 1 ^trouarono in quella isola, cV in tutte le altre, che sono hora habitate da christiani, cani
r ^es 5.cn€ gh Indiani nelle case loro alleuauano: ma hora non ve ne è niuno . Gli Indiani se
c^^'uano alla caccia de gli altri animali qui disopra detti . Erano quelli cani di tutti quelli
ò v '»che se ne veggono in i Spagna:alcuni di vn color solo,altri macchiati di biaco, negro,
Hie ^'gho.,0 di altro colore,cV pelo,che si soghono in i Spagna vedere. Et alcuni lanatico-
W ratl>altn c° vna lana sottlle & delicata,cV altri lisei: ma la maggior parte di loro è fra la
c0n,> & liseio. Et il pelo di tutti era più aspero di quello, che l'hanno i nostri in Cartiglia, ÒC
%$i 0reccni'e erte,appizzatc,cV viue,come le tengono i lupi.Tutti quelli cani erano mu-
He s ^odo, che anchor che fossero battuti, ò morti, non si lamentauano, ne gemmano mai,
d0 ^Peuano abbaiare.Li christiani,che venero in quesla isola col primo Almirate nel secon
li. fca§gio,morendosi di fame,cV non hauendo che mangiare, si mangiarono tutti quesli ca
f^ou •a 1Uesto moc!o questi canl erano : Ma m terra ^erma ve,ne ha glan *luantita, in alcune
il n^ Itlcie,doue io gli ho veduriA ne ho mangiati alcuni, dC è vn buò" mangiare, Certo,che
Hou n a°baiare,ne gemere di quesli cani,essendo lor cosi naturale,c\T proprio,è vna cosa assai
natur Uendo nsÌPetto a quelli, che in Europa habbiamo . Ma questa,cV altre diuerfìta fa la
cV ^ in vartj animali cV clima:cV come diceua vn poeta moderno, che io conobbi in Italia,
t^l^to slimato in quel tempo, chiamato Seraphino dall'Aquila, in vn suo Sonetto, doue
£l0Hid ff-ella vaneta ^e^e cote naturali. E per tal variar natura e bella. Si che in diuerse re-
conf o<3luerenti ÒC slrane cose si trouano,et in vna slessa spetie di animali si£>ducono:pcioche
Porta al silentio di quesli cani dice Plinio,che in Cirene sono mute le ranocchie,le quale
e yia da quella contrada ad vn'altra cantano ♦ Et nell'isola di Seripho sono mute le ci-
Viaggi voI,3\ u ij cale,
 
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