LA NAVIGAT, DEL GRAN FIVME MAR AG,
cuopre di nuouo di quella poluere d'oro,& la notte si laua,£V lasdala perdere : 8C perche tale D
habito non lida impaccio ne loffende,nc ìmgombra la sua gentile dispofìtione in parte
akuna:cV con certa gomma 6 liquore odorisero si vnge la mattina, 8C sopra quella vntione
gitta quello oro macmato5cV resta tutta la persona coperta d'oro3dalla pianta del pie sino alla
testa, cosirisplendente, come vna figura d'orolauoratadi manod'vn bonissimooreftce:di
modo,che si compréde da questo,& dalla fama, che in quel paese vi sieno miniere d'oro ric-
chissime.Si che Reuerendissimo Signore quello Re dorato è quello,che costoro andauano
cercando.cV del camino cV viaggio loro, 6V de dissegni che haueuano,è succeduto loro nella
maniera che ho dettoxon tutto che lascio di dire molte altre cose che non si polsono inten-
dere senza ringratiare Dio, cV con molto piacere , pò» che à nossxi tempi si scuoprono cose
tanto grandi per la buona ventura di Cesare,per ilquale Dio guardaua tanti, ÒC coli grandi
thesori,poiche per sua mano con bene si dispensano,& spendono nella difensione della Re
publicachristiana,laquale senza lui starebbe à mal partito. AW. Signoria Reuerendissi-
ma baseio mille volte le mani, per le gratie che mi ha fatte,cV sempre mi fa circa le indulgen-
te della mia cappella, cV di molte altre cose. Piaccia à noslro Signor Dio,che se non in
tutto almeno io polsaseruirla,^ rimeritarla in qualche parte di quanto sono te-
nuto à suo seruigio : cV il medesimo noslro Signor DiomantenghiSc pro-
speri voslra Rcuerendissima cV Jllustrissima Signoria in slato Iun- i
gamente al suo santo ìeruigio. Di quella casa reale cV fortez-
za della città, èV porro di san Domenico delllsola
Spagnuola adi. xx. di Gennaio dell'anno.
1543. Di V. S. Reucrendils,
Q{ illuilrissima.
Seruitor Consaluo Ferrando di Ouiedo.
■ onoL'O^tsiisn
tic n ; i
cuopre di nuouo di quella poluere d'oro,& la notte si laua,£V lasdala perdere : 8C perche tale D
habito non lida impaccio ne loffende,nc ìmgombra la sua gentile dispofìtione in parte
akuna:cV con certa gomma 6 liquore odorisero si vnge la mattina, 8C sopra quella vntione
gitta quello oro macmato5cV resta tutta la persona coperta d'oro3dalla pianta del pie sino alla
testa, cosirisplendente, come vna figura d'orolauoratadi manod'vn bonissimooreftce:di
modo,che si compréde da questo,& dalla fama, che in quel paese vi sieno miniere d'oro ric-
chissime.Si che Reuerendissimo Signore quello Re dorato è quello,che costoro andauano
cercando.cV del camino cV viaggio loro, 6V de dissegni che haueuano,è succeduto loro nella
maniera che ho dettoxon tutto che lascio di dire molte altre cose che non si polsono inten-
dere senza ringratiare Dio, cV con molto piacere , pò» che à nossxi tempi si scuoprono cose
tanto grandi per la buona ventura di Cesare,per ilquale Dio guardaua tanti, ÒC coli grandi
thesori,poiche per sua mano con bene si dispensano,& spendono nella difensione della Re
publicachristiana,laquale senza lui starebbe à mal partito. AW. Signoria Reuerendissi-
ma baseio mille volte le mani, per le gratie che mi ha fatte,cV sempre mi fa circa le indulgen-
te della mia cappella, cV di molte altre cose. Piaccia à noslro Signor Dio,che se non in
tutto almeno io polsaseruirla,^ rimeritarla in qualche parte di quanto sono te-
nuto à suo seruigio : cV il medesimo noslro Signor DiomantenghiSc pro-
speri voslra Rcuerendissima cV Jllustrissima Signoria in slato Iun- i
gamente al suo santo ìeruigio. Di quella casa reale cV fortez-
za della città, èV porro di san Domenico delllsola
Spagnuola adi. xx. di Gennaio dell'anno.
1543. Di V. S. Reucrendils,
Q{ illuilrissima.
Seruitor Consaluo Ferrando di Ouiedo.
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