PI NVNNO DI GVSMAN „
• hC V
la prouincia, laquase era del paese che prima haueuamo passato, ÒC insieme alcuni vili»c ,
vi erano fuggiti, ài per il poco amore che era fra loro, essendo differenti di linguaggi0 » 8
vsauano epa cariteuole hospitalita di sacrifìcarlùsu il tardi arriuai quel giorno sopra vn'a ^
rottura,che mi paruepeggior della prima,perdoue corre vn fiume di honesta larghezza
peressere Jhora tarda ÒC non vi essere albero alcuno, me ne tornai alla prima terra di qu
la valle, il nome dellaquale fino à quest'hora non ho potuto sapere per nonhauersap^ j
intender quel parlare, ÒC essersene gli habitatori fuggiti ÒC per non hauerc interprete"
paese. Quiui piantai il campo,S£ il giorno seguente che fu il sabbato madai il Riueditore
Christophorodt Ognate ciascunodal suo canto à cercarla gente di quel paese, che mic
stato detto essersi ritirata in certe falde di vna montagna, che si vedeua, Chnstophoro
ritrouò niuno,mail Riueditor incontrò da vn lato della rottura circa trecento Indian1
guerra con suoi archi cVfrezze, che il giorno innanzi haueano morti quattro Indiani at1 •*
ci nostri, òC menauano prigione vn moro di vn schudiero morto che si era allontanato da %
altri.di che molto allegri cantando diedero fra i nostri ÒC combattendo vecisero di vna ire
za passato per il petto vn caualIo,cV di essi rimasero morti presso à cento, il rimanente p
haueria detta rottura vicina anchora che pericolosa si saluarono in essa benché nonsei1^
pericolo.In quello tempo non essendo io molto Iunge da questo luogo, senti dare all'ai-111 ^
ÒC essendoui corso trouai i miei smontati à terra tagliando in pezzi il caual morto,accio nj? Jj
fusse quiui trouato,& veduto da nimici segno diesso,ondehauesserconsideratocheitf ,
potuto morire.Quel medesimo giorno mandai il mastro di campo Antonio di Viglia K°
à cercar il guado nel fiume della rottura,ilquale trouatolo passò dall'altra parte à riconojef
che terra era ÒC se vi era luogo habitato,&: hauendo finito di montar la colia del monte h1
centrarono in lui tre Indiani armati de i loro archi ÒC frezze, ÒC vn di loro si mosse c0°> ^
di lui con vna spada à due mani di legno, òC gli menò duoi colpi, con vno de quali lo fer"
vna mano,cV al fine rimase l'Indiano in terra morto» Questo ho voluto dire alla JVL * '
ciò che sappia che molti di essi sono animosi ÒC hanno cuore di affrontare qualunche noi
Spagnuolo, Ciò fatto mi spinsiinnanti ÒC seopersi molti luoghi habitati. Etladome*11
venente mandai il Riueditore con la suagente à veder chi era dall'altra parte,pensando c^
tutta la gente di quella prouincia che non si vedeua,& quella che quiui si era ridotta fug£?
do dal! altre prouincie, sifussi in qualche luogo forte vnita insieme. Mandai poi vn'a1
compaginaci farm'diChristophorodiBarrioà cercar la rottura,peressermistato detto c j|
in elìà vi si era ridotta vna gran gente naseosa ,ÒC costoro non ritrouaron persona alcun3' ^
Riueditore si incontrò in vno (quadrone di Indiani armatisenzabagaglieò altra cosa en ^
impcdissi, Scienza aspettare ò,dir cosa alcuna fìmiseroad assaltarlocon molte frezza te ^
ferirono duoi caualli, QC il mastro di campo che andaua con elio lui in vna gamba, ÒC di l°L
rimasero morti più di cento. Et perche si era ordinato che douessi ritornar adietro qlie f
medefìma notte, non paltò più oltre, anchora chevedelìedi molte gran ville poste in vjj,,
pianura, òC .trouaron moiri membri di Indiani morti che douean eucr de i fuggiti in <g*
prouincia, ÒC conduste via molte donne. Hanno tutte quelle prouincie "molto M3' \
fasuoli,galline,Pappagali,cV palmetti-E^paese doue naseegran quantità di Bamba
habitato da molta gente, .ÒC si crede, considerata la qualità ÒC disposition del sitodi #
prouincie,che vi fìa oro ÒC argento,perche se ne ritrouò prelTo ad alcuni habitatori.M3 P
che cominciaua à mancare vettouaglia ÒC altre cose necessarie, determinai di ritornarme
al campo,doue arriuai il giorno di Carnouale, , (
$Jnnno al Cacciane di Cttincujuiro lungamente ragiona, delle cofe di noslrafede,&de l'obedienz* cn
egli è tenutoprej}are jie £ Caviglia, Rifpondegli il Cacarne humilmente <& si sattomene.
Gli dona tUsiì^i indiani in guerrapresi, & imper', S.M. tolto il posjesjopajìa nella
prouincia di Ciuseo doue con quelli Indiani combatte felicemente, c<t
Et incontinete diedi opera di far venire quiui il Caccique,et co si venuto,con tutta la g
te principale,iquali tutti io riceuetti con molte carezze ÒC feci loro vn parlamelo con da Kj
à intender che cosa fulTe Iddio, 5c il Papa, ÒC quel che haueano da far per saluarsi, ÒC con ^
Redi Castigliaeraministrodi Dio in terra cV Signor di tutte quelle parti à lui saggiette,^^
come à me in suo real nome haueano da dar l'obedienza cV seruire,cY che si astenes|cro ^
crificar ÒC adorar gli Idoli ÒC i Diauoli come haueano fatto g l'adietro, percioche solo 1
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la prouincia, laquase era del paese che prima haueuamo passato, ÒC insieme alcuni vili»c ,
vi erano fuggiti, ài per il poco amore che era fra loro, essendo differenti di linguaggi0 » 8
vsauano epa cariteuole hospitalita di sacrifìcarlùsu il tardi arriuai quel giorno sopra vn'a ^
rottura,che mi paruepeggior della prima,perdoue corre vn fiume di honesta larghezza
peressere Jhora tarda ÒC non vi essere albero alcuno, me ne tornai alla prima terra di qu
la valle, il nome dellaquale fino à quest'hora non ho potuto sapere per nonhauersap^ j
intender quel parlare, ÒC essersene gli habitatori fuggiti ÒC per non hauerc interprete"
paese. Quiui piantai il campo,S£ il giorno seguente che fu il sabbato madai il Riueditore
Christophorodt Ognate ciascunodal suo canto à cercarla gente di quel paese, che mic
stato detto essersi ritirata in certe falde di vna montagna, che si vedeua, Chnstophoro
ritrouò niuno,mail Riueditor incontrò da vn lato della rottura circa trecento Indian1
guerra con suoi archi cVfrezze, che il giorno innanzi haueano morti quattro Indiani at1 •*
ci nostri, òC menauano prigione vn moro di vn schudiero morto che si era allontanato da %
altri.di che molto allegri cantando diedero fra i nostri ÒC combattendo vecisero di vna ire
za passato per il petto vn caualIo,cV di essi rimasero morti presso à cento, il rimanente p
haueria detta rottura vicina anchora che pericolosa si saluarono in essa benché nonsei1^
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ÒC essendoui corso trouai i miei smontati à terra tagliando in pezzi il caual morto,accio nj? Jj
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potuto morire.Quel medesimo giorno mandai il mastro di campo Antonio di Viglia K°
à cercar il guado nel fiume della rottura,ilquale trouatolo passò dall'altra parte à riconojef
che terra era ÒC se vi era luogo habitato,&: hauendo finito di montar la colia del monte h1
centrarono in lui tre Indiani armati de i loro archi ÒC frezze, ÒC vn di loro si mosse c0°> ^
di lui con vna spada à due mani di legno, òC gli menò duoi colpi, con vno de quali lo fer"
vna mano,cV al fine rimase l'Indiano in terra morto» Questo ho voluto dire alla JVL * '
ciò che sappia che molti di essi sono animosi ÒC hanno cuore di affrontare qualunche noi
Spagnuolo, Ciò fatto mi spinsiinnanti ÒC seopersi molti luoghi habitati. Etladome*11
venente mandai il Riueditore con la suagente à veder chi era dall'altra parte,pensando c^
tutta la gente di quella prouincia che non si vedeua,& quella che quiui si era ridotta fug£?
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compaginaci farm'diChristophorodiBarrioà cercar la rottura,peressermistato detto c j|
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Riueditore si incontrò in vno (quadrone di Indiani armatisenzabagaglieò altra cosa en ^
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che cominciaua à mancare vettouaglia ÒC altre cose necessarie, determinai di ritornarme
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à intender che cosa fulTe Iddio, 5c il Papa, ÒC quel che haueano da far per saluarsi, ÒC con ^
Redi Castigliaeraministrodi Dio in terra cV Signor di tutte quelle parti à lui saggiette,^^
come à me in suo real nome haueano da dar l'obedienza cV seruire,cY che si astenes|cro ^
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