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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Editor]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0736

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PI ALVARO NVNEZ ^
donne andrebbono con duoi de' nostri à far'uscir gente alla strada che ci riceuesiero.
la mattina seguente tutti quei che erano più gagliardi,partirono con noi,Se" à tre gi°rnac0n
fermammo,cV il di seguente parti Alonso del CastigIio,Sc" Esteuanicco il negro inlie»11^,,
quelle due donne per girida,cY quella che di loro era prigione» li menò ad vn fiume che ^
reua per entro vna montagna,oue sfaua vn popolo,tra'quali era il padre di Ici^cY quel io ^
rono le prime case che vedessimo,lequali hauelTero forma Se" maniera di vere
riuò Gattiglio Se" Esteuanicco, Se" doppo l'hauer parlato con quegli Indi in capo di trCS ^
ni tornò Caitiglio oue ci hauea lasciati, Se" menò cinque ò sei di quegli Indi,& dille co^°c ^
Frivoli e liea trouate ca'e di gente, Se" di fabrica Se" che quella gente mangiaua frigioli Se" zucche?^
vna ìpecie hauea veduto Mayz.Questa fu la cosa che più d'altra del mondo ci rallegrò,5e" ne *é°}e& ,\c
di legume, infinite grane à noitro signore Iddio, Se" dine che il negro verria con tutta la gente di 1u j£/
case ad appettarci nel cammino quiui vicino,Sc" per questo noi ci par tim mo,& andativ'13 ,<>
glia Se" mezzo incontrammo il negro,eV la gente che veniua à riceuerne, Se" ci diedero m» s/
li Se" molte zucche per mangiare &C per portaacqua, Se" mante di vacca Se" altre cose A P tj
che quelli erano nimici, Se" non si intendeano, noi ci partimmo da i primi, dando loro t^ Jj
quello che costoro ci haueano dato Se" andammo con quest'a!tri,8c" indi à sei leghe, che g1^
Iacea notte,arriuammo alle case loro, ma ne haueano fatte dell'altre per noi.
vngiorno,8e" il seguente ci partimmo, menandoli con noi ad altre case fabricatedoucs1^^
giauamo quello medelimo che loro mangiatane Et dapoi per il tempo auenir era vn a
vso,che quelli che sapeuano delia nostra venuta,non ne vseiuano all'incontro alle strade
mefaceano li altri,ma gli trouauamo nelle case loro,et ne teneuano fatte altrep noi.cV s*3 ^
no tutti assisi,Sc" tutti teneano volto il viso verso la parete,con le tette basse,8c" co i capei'1
uanti à gliocchi,Se" tutta la robba loro ammontonata in mezzo alla casa,8c" di qui aiwntt ^
linciarono à darci molte mante di cuoio, Se" non haueano cosa che non ci dettero, e Se #
di miglior corpo di quante ne vedemmo, Se" di maggior viuacità Se" ageuolezza,8C chc \
glio ci intendeano Se" rispondeano à tutto quello di che gli domandauamo, Se" gli chiai112 j
indi delle mo cIue' ^e^e vacche,perche la maggior,parte delle vacche che muoiono in quei paC Jj,
vacche!C quiui vicino,Sc" per quel fiume insuso più di cinquanta leghe, ne vanno ammazzando s1 f/
te. Questa gente vanno tutti nudi nel modo de' primi che trouamo, Le dóne vanno c°^c
te con alcuni cuoi di cerni. Se" cosi alcuni pochi huomini, Se" particolarmente! vecch1 0
non seruonoperlaguerra:è paese molto popo!oso:Se" dimandatili perche nonscminauaJ
Maiz,dissono che lo faceano per non perdere quello che seminassero, perche duoi a0^s/
dietro eran lor mancate l'acque,et erano siate le Ragioni tanto secche,che tutti haueano ? e
àuto tutto il Mafe che hauean seminato,&: che nò li assicurcriano n alcuna,guisa à sem^' L
se prima non hauesse piouuto molto, Se" ci pregarono chc noi dicessimo al cielo che pi°l1 v
se,Se" ne lo pregassimo,8c" noi promettemmo di farlo. Volemmo umilmente sapcre,0s ^
hauelTero portato quel Maiz che haueano, Se" ci dissero che l'haucano hauuto da dossjf>*
sole si colca,oue n'era per tutto il paese,ma il più vicino era per quel cammino, Dimass"*^
moli per qual via noi andremmo bene à quella volta, perche noi voleuamo andarui, & u
ci informassero del viaggio: Se" ci dilsero che il cammino era per quel fiume insuso v^' QÌ
Tramontana.Se" che per diciassette giornate non troueremmo alcuna cosa da mangia^ * ^
che certi frutti d'alcuni arbori che chiamano Sciacan,Se" naseono tra le pictre,cY anchos a c
po fatta tal diligenza, non si poteua mangiare, coli era aspra Se" secca.Se" ciò era vero,Pcr^
quiui ce ne moitrarono Se" non ne potemmo mangiare,Sc" ci dissero ancoraché fin tanto
noi andassimo lungo il fiume, andremmo sempre tra gente che erano nimici loro,&rpar'
uano la medesima lingua,8e" che non haueano cosa che darci da mangiare, ma che ci ncC g
riano di molto buona voglia, Se" che ci darebbono molte coperte di BombagioSe" cuOl'0n
altre cose di quelle che elsi haueano, ma tuttauia lor pareache per niuna maniera noi ^
pJgliassimo quel cammino. Dubitando noi che douessimo fare, Se" qual via prendere
più fussfe al propofìto Se" vtil nostro,ci intrattenemmo con costoro duoi giorni.Se" ci <*alLs0
da mangiar frigioli Se" zucche. Il modo col quale lecuoconoètantonuouo,chcrho vo
scriuere in questo luogo, perche si veggia Se" conosea quanto diuerse Se" strani sono Sr0^
gns 8C rindnstric degli huomini. Essi non hanno pigna tte,Se" per cuocere quello che hai*^
da mangiare,empiono mezza cocozza grande d'acqua,8e" nel fuoco mettono molte p>
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