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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 57.1995

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Kowalczyk, Jerzy; Zawadzka, Celeste [Übers.]: L'arte dell'antica Polonia nelle ricerche polacco-italiane
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Kowalczyk, Jerzy: Sztuka dawnej polski w badaniach polsko-włoskich
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https://doi.org/10.11588/diglit.48918#0016

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JERZY KOWALCZYK

sua volta il tema delle ricerche scientifiche di Wanda
Roszkowska che studiava, fra 1’altro, i progetti sceno-
grafici per il teatro lirico della regina e del principe
Aleksander, eseguiti dal grandę architetto Filippo Juvar-
ra.
II tardo barocco nell ’ arte polacca era esaminato sotto
vari aspetti. Uno dei probierni piu importanti era 1’appli-
cazione degli effetti illusionistico-scenografici. Come
hanno dimostrato gli studi di Jerzy Kowalczyk, fu im-
portante, sotto ąuesto aspetto, il molo dei modelli
delFartista gesuita Andrea Pozza, autore del trattato
sulla prospettiva destinato a pittori e ad architetti.
II problema della continuita della tradizione classica
nel Settecento fu poi tema di un simposio a parte (1987).
II prof. Mariusz Karpowicz e il prof. Jerzy Kowalczyk
penetrarono, nelle loro conferenze, la corrente alFanti-
ca, basandosi sulFesempio delFarte tardo barocca po-
lacca. L’arte del tardo barocco, come dimostrato dal
prof. Tadeusz S. Jaroszewski (1977), presentava carat-
teri fortemente radicati nelFarchitettura polacca del
periodo dellTlluminismo.
L’arte dellTlluminismo in Polonia, nel periodo del
regno di Stanislao Augusto, era ampiamente presentata
grazie alle mostre del Canaletto e al libro di Andrea
Busiri Vici su Stanisław Poniatowski. Anche essa era
tema di uno speciale simposio (1970). Molti anni piu
tardi il tema del Canaletto come pittore delle vedute di
Varsavia era ripreso eon successo da Alberto Rizzi in un
libro pubblicato nel 1990. Molti erano gli studiosi - Jan
Zachwatowicz, Piotr Biegański, Stanisław Lorentz, Ta-
deusz S. Jaroszewski - delFarchitettura del Neoclassi-
cismo. Tenevano particolare conto dell’influenza dei
modelli di Andrea Palladio sulle residenze, le ville e le
chiese erette allora in Polonia.
Al successo di questo tema ha contribuito la parteci-
pazione dei sunnominati storici delFarte e delFarchi-
tettura ai simposi organizzati ogni anno a Vicenza dal
Centro Internazionale di Studi d’Architettura Andrea
Palladio.
SZTUKA DAWNEJ POLSKI W B,
Niniejszy numer "Biuletynu Historii Sztuki" po-
święcony jest sztuce i kulturze artystycznej włosko-pol-
skiej. W związku z tym na wstępie zamieszczono prze-
gląd prac poświęconych dawnej sztuce polskiej w bada-
niach polsko-włoskich.
W okresie powojennym dawna sztuka polska była
prezentowana we Włoszech przez wystawy i publikacje

Sul molo di Antonio Canova, il principale seultore
italiano del neoclassicismo, nella cultura polacca scri-
veva la prof. Elena Bassi, giunta ad importanti conclu-
sioni grazie a ricerche anche negli archivi polacchi.
Degli architetti italiani del periodo dellTlluminismo in
Polonia unicamente Domenico Merlini gode di una
monografia scritta da WładysławTatarkiewicz. Antonio
Corazzi, grandę architetto italiano dei tempi del Regno
del Congresso, autore di molti edifici pubblici della
capitale, e il protagonista di molti studi - presentati prima
e dopo la guerra - del prof. Piotr Biegański.
Un tema interessante delFarte romantica, apparen-
te mente non connesso eon i rapporti polacco-italiani,
era smosso dal prof. Juliusz Starzyński al simposio
tenutosi nel 1970. Egli dimostrava che il ritratto di
Federico Chopin, dipinto da Eugene Delacroix, era ispi-
rato dalia pittura veneziana, particolarmente da quella
del Giorgione. Questo studioso gia durante il primo
simposio (1963) aveva presentato in modo interessante
1’ispirazione delFarte veneziana nella pittura polacca
delFOttocento e del Novecento. Fu questa la prima
conferenza estesa alFarte moderna.
Si deve chiudere questa rassegna accennando alla
mostra dell’avanguardia polacca degli anni 1910-1979
tenutasi al Palazzo delle Esposizioni a Roma nel 1979.
Vi era posta in rilievo Fopera artistica del Witkacy, dei
costmttivisti del ventennio interbellico e del periodo
postbellico. I testi del catalogo erano scritti da R. Stani-
sławski e da M. Porębski (che scrisse anche una recen-
sione della mostra) da A. Kostołowski e da G. Musiał.
In nessuno dei paesi delFEuropa Occidentale Fanti-
ca arte polacca e stata presentata cosi’ ampiamente come
in Italia. Fonte di questo fenomeno e la reciproca sim-
patia e la stima, notate da anni, fra Italiani e Polacchi, il
fatto che i primi non accentuano la superiorita e la
maggiore antichita della loro cultura, e che i secondi non
soffrono di comportamenti morbosi.
Traduzione dal polacco Celeste Zawadzka
)ANIACH POLSKO-WŁOSKICH*
naukowe, a więc katalogi oraz zbiory studiów, stano-
wiące owoc konferencji polsko-włoskich. Wiele publi-
kacji polskich i włoskich historyków sztuki zostało roz-
sianych w formie artykułów w czasopismach włoskich;
niektóre prace wydano w postaci osobnych książek.
Szczególną aktywność w kontaktach naukowych z
Włochami wykazały instytucje Polskiej Akademii Na-

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