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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 57.1995

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Spis Treści
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Bilinski, Bronislaw: Firenze nei "Journaux des voyages" (1767) di Michele Miniszech
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https://doi.org/10.11588/diglit.48918#0100

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BRONISŁAW BILIŃSKI

ragione, penso, egli la chiamó colossale (MANSUELLII
89 p.127-128); 3. Questa Venere, menzionata da Mni-
szech e il Torso di Afrodite detta la Venereceleste, restau-
rata, come si dice, da Algardi eon le braccia ritrovate e
perfino attribuite a Michelangelo, che evidentemente in-
tendeva completare il torso antico. Tolto il restauro - il
Torso fino all’anno 1805 e rimasto sempre nella Tribuna
e, in seguito trasferito nella sala delle Iscrizioni; oggi si
trova nel III Corridoio (MANSUELLI, I 65 p.97). Devo
peró riconoscere, che si tratta solo di un tentativo d’inter-
pretazione intrapreso a distanza senza i necessari sopral-
luoghi, e perció su tutte le mie supposizioni videant
historiae artis antiąuae experti meliores!
15. MANSUELLI, I n.51; Cochin II p.37; RICHARD III ed.
1768 p.211: "La tete et les bras ont etes restaures par
Michel-Ange de faęon a ne pas faire regretter l’antique..."
16. MANSUELLI I n.55; COCHIN II p.37; RICHARD III
p.198, ed.1768 p.211.
17. RICHARD III p.199, ed.1768 p.212.
18. MANSUELLI In.56, 57.
19. MANSUELLI, I n.61; RICHARD III, ed.1768 p.213:
"Les Lutteurs, groupe excellent de grandeur ordinaire,
traite avec feu... il y a une force d'expression et... verite
admirable dans 1’attitude de ces combattants."
20. COCHIN II p.29; MICHEL, tav.54; Gli Uffizi, catalogo
generale. Firenze 1979 P.1300 p.442. Dal dipinto di
Johann Zoffany, sopra citato, risulta che nella Tribuna sia
stata esposta in quei anni anche La Madonna della Seg-
giola di Raffaello, il che viene anche confermato dal
Catalogo generale P.1302, p.442. La sua presenza nella
Tribuna e notata anche nell’anno 1779 e il suo trasferi-
mento al palazzo Pitti e fissato alla fine del ’700. Di fronte
a queste informazioni bisogna osservare, che Cochin (II,
p.66), Richard (III, ed.1768 p.67) e lo stesso Mniszech
durante la sua visita, effettuata nel 1767, gia registrano il
quadro di Raffaello nelle collezioni del palazzo Pitti.
21. COCHIN II p.16; MICHEL p.212; Gli Uffizi, catalogo
generale..., P.453 p.227; RICHARD III, ed.1768 p.19.
22. COCHIN II p.32; MICHEL p.215; RICHARD III,
ed.1768 p.219 sg.: effettivamente la descrive tra les tab-
leaux de la Tribune; si veda anche la nota 10.
23. COCHIN II p.33: "(...) c’est une des plus belles choses
qu’on voit en Italie (...)", che ricorda il noto giudizio di
Jacob Burckhardt sulla Venere di Tiziano: "(...) che e uno
dei piii grandi godimenti, che 1 'Italia possa offrire."; MI-
CHEL p.215; RICHARD III p.206.
24. MNISZECH p.249:L’Ecole Florentineest la plus ancien-
ne apres celle de Romę. Cimabue, ne en 1230 et mort en
1300, apporta deja a Florence le goutde lapeinture, mais
c 'est surtout Leonard da Vinci et Michel-AngeBuonarro-
ti, qui sont les fondateurs de cette Ecole. Leonard da
Vinci, ne en 1445, etoit sculpteur, peintre, architecte. II
fit peu des tableaux, celui qui est a Milan est son chef-
d’oeuvre. C’est lui qui a fait construire le canalde l’Adda
a Milan. (COCHIN II p.87; MICHEL p.242; RICHARD
III p.XLI sg.).
25. Mniszech termina le sue qsservazioni eon una conclusio-
ne piii ponderata: Cette Ecole cependant a produit des
peintres, qui ne sont pas sans merite, leur dessein a ete
fier et decide et d’un fini extreme et dans la suitę des

temps, sans abandonner le grand gout de l’expression, le
coloris s’est perfectionne dans cette Ecole, moins nom-
breuse que les autres.
26. Sulla famosa collezione di Paolo Giovo (1483-1552) si
veda: L.RAVELLI, L 'opera storica e artistica di Paolo
Giovo Comasco. II museo dei Ritratti. Como 1928; En-
ciclopedia Universale deWArte. Vol.XIII p.51, 80;
J.SCHLOSSER, o.c., p.195-197,199. W.FOLKIERSKI,
Polonica w Muzeum Paola Giovo ("Exlibris" VI p.70 sg.)
non si occupa dei ritratti esposti negli Uffizi, ma delle
biografie e dei ritratti dei Polacchi (del re Sigismondo le
delPetmanno Jan Tarnowski) inseriti negli Elogia wro-
nim bellica virtute illustrium (Basileae 1575) di Paolo
Giovo. Per quanto riguarda i ritratti polacchi esposti nei
Corridoi degli Uffizi tanti anni fa, durante una visita alla
Galleria, ho copiato dal basso, non senza una certa diffi-
colta, i titoli dei singoli ritratti e adesso li ricopio da questo
mio ormai "venerando" appunto: STEPHAN BATTORI
POL. REX - SIGISMUNDUS III POL. REX - IOAN-
NES SOBIESKI REX POLONIAE - FRID. AUGU-
STUS REX POL. ELECT. SAX. - IOANNES
ZAMOISKI 1600 - STANISLAUS JABŁONOWSKI
SUP. EXER. POLONIAE DUX. Confrontando oggi i
miei appunti eon i titoli dei ritratti ripubblicati nel Cata-
logo generale degli Uffizi posso eon piacere constatare
1’accuratezza e precisione della mia lettura eon una sola
differenza, che 1’ordine mio e topografico e in sostanza
cronologico, mentre quello del Catalogo e alfabetico: Ic.
183, 627; 231, p.633; 264, p.636; 417, p.656; 428, p.657;
484, p.664. Bisogna, peró, notare che tanto nei miei
appunti, presi sul luogo, quanto nel Catalogo generale
manca il re Michał Korybut Wiśniowiecki, citato da Mni-
szech nel suo diario, il che richiedera una spiegazione
nelle ulteriori ricerche. Per terminare questa nota devo
aggiungere, che grazie alla cortesia del prof. Jerzy Kowal-
czyk, redattore capo di questa stimatissima rivista, posso
citare anche 1’articolo di Z.Waźbiński (BernardoMoran-
doeil suo contributo alla difesa dei confini orientu li della
Polonia, [In:] AttidelConregnodiStudisull’Architettura
militare nelPEuropa nel secolo XVI, Firenze 25-
28X1.1986, Firenze 1988), nel quale 1’autore riproduce
(p.273, fig.4) il ritratto di Giovanni Zamoyski copiato
dalia collezione gioviana da Cristofano dell’ Altissimo e
collocato nella serie dei ritratti esposti nei Corridoi della
Galleria degli Uffizi (Catalogogenerale..., p.664 Ic 484).
27. COCHIN II p.58-59; MICHEL p.227 sg.; RICHARD III
p.61. Nella sua visita Mniszech, owiamente, travolto da
tanta richezza dei quadri dichiara, che in seguito citera
solo i capolavori, che lo hanno colpito in modo particola-
re, allora: un de Andre del Sarto,£o Vierge, 1’Enfant Jesus
et St. Franęois (COCHIN II p.60, MICHEL p.229, RI-
CHARD III p.64), aggiungendo una glossa: C’est un de
bons morceaux de ce maitre; un portrait d’un Papę par
Titien (Jules II copia di Raffaello, COCHIN II p.60,
MICHEL p.229, RICHARD III p.64, che, peró, parła di
Paolo III); un Raphael, La Vierge, TEnfant Jesus et plu-
sieurs Saints (COCHIN II p.63, MICHEL p.231) eon una
esclamazione entusiasta: Tableau admirable; uneAnnon-
tiation de Paul Veronese (COCHIN II p.63, MICHEL
230); Le Cardinal Bentiwglio par Van Dyck, chef-

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