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Napoli nobilissima — 3.1894

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6o

NAPOLI NOBILISSIMA

Ad Alba Fucense, la chiesa dedicata a San Pietro è
l’ampliamento di un tempio pagano (*).
Dell’antica chiesa di S. Vittorino, a quattro miglia da
Aquila, avanza poco o nulla (2 3 4 5).
*
* *
Un interesse speciale presenta l’abbazia dei Cistercensi,
S. Maria de Arbona o Arabona, che s’incontra a qualche
distanza da Chieti, risalendo il Pescara.
La forma caratteristica della pianta di essa fa subito
avvertire che fu edificata dai Cistercensi (3).


Fig. LII. Pianta della chiesa di S. Maria de Arabona
(Dallo Schulz, Atlante).

Si noti il coro che finisce a linee diritte, e le due cap-
pelle laterali Irnienti allo stesso modo, che si aprono alle
due braccia della crociera. In questa e nell’abside princi-
pale sono varie finestre o rotonde o ad arco tondo. Ma
le arcate delle navi e le vòlte a croce sono ad angolo
acuto. Le vòlte son costruite in mattoni, onde lo Schulz
suppone che appartengano a un periodo posteriore alla
prima costruzione della chiesa.
La quale fu fondata, come si sa, nel 1208; e per la sua
antichità, merita considerazione come uno dei primi mo-
numenti dell’immigrazione dello stile gotico dalla Francia
nell’Italia meridionale. Fu opera certamente di architetti
francesi, e lo stile è quello delle costruzioni cisterciensi
francesi (4).

Bindi, p. 351 sgg., e disc. della chiesa, 393 sgg., tav. 101-102. Nella
tav. 108 il Bindi riproduce gli avanzi del chiostro. Ved. anche D. Sa-
lazaro, La chiesa di S. Giov. in Ven., in Arch. slor. nap. II, 391-7.
(1) Schulz, II, 81-4, atl. tav. LII; e partic. tav. LXIII. Bindi, p.
872 sgg., tav. 115.
(2) Schulz, II, 64-7; pianta, incis. n. 72; e Bindi, tav. 115.
(3) Lo Schulz cita il chiostro di S. Vincenzo ed Anastasio in Roma
e la chiesa di Casamare nell’antico Stato della Chiesa presso la fron-
tiera napoletana.
(4) Schulz, II, 35-7, Atl. Tav. LX, fig. I, pianta, fig. II, spaccato,
fig. Ili, part. di un capitello; Bindi, 651 sgg., Tav. 107, 109. Ved.
poi A. L. Frothingam, Introduction of golhic architecture into Italy by

Certo, l’architettura gotica sembra negli edilìzi degli
Abbruzzi anteriore che non in quelli delle altre provincie,
e vi trovò poi larga diffusione. Ma l’incertezza che regna
sui dati cronologici rende timidi per ora ad avventurare
qualunque congettura.
Per esempio, a Lanciano, la chiesa di S. Maria Mag-
giore fu fondata nel 1222. L’intera disposizione della fac-
ciata è gotica, quantunque i particolari siano romanzi.
Egualmente, nel 1241 si trova già menzionata la chiesa
di S. Maria della tomba, ch’è tutta in istile gotico. Ma
si è sicuri di queste date? E le parti gotiche non potet-
tero essere posteriori, della fine del secolo XIII, o dei
principii del XIV? Le sculture della porta di S. Maria
Maggiore di Lanciano recano, infatti, la data del 1317 I* 1).
*
* *
Al secolo XIII sono attribuite molte altre chiese, delle
quali si trovano riprodotte le vecchie porte ad arco tondo
nelle tavole dell’opera del Bindi. Così quella di S. Maria
di Colromano presso Penne (2); quella di S. Maria di Ron-
zano a Campii (3); quella di Capestrano (4); l’oratorio di
S. Antonio a Pescina (5); S. Maria di Propezzano, ch’è
preceduta da un portico ad arcate acute (6 7); la chiesa di
S. Tommaso a Caramanico (7); e la chiesa di Carsoli (8);
per non citarne altre parecchie.
continua.
Benedetto Croce.

L’ATRIO DEL PLATANO

dell'Archivio di Stato in S. Severino di Napoli

IL
L’Atrio del Platano è tutto chiuso intorno, onde non
è veduto da chi va e viene per l’Archivio di Stato. Ad
esso mette una porta, che riesce nella sala innanzi il bel
chiostro di marmo, sulla destra dell’entrata. Nel mezzo

French cistercian Monhs, in The American Journal of archeology and fine
arts, che si pubbl. a Boston, voi. VII, 4, 1891, fase, di Dicembre;
dov’è anche una polemica per quistioni di priorità in tali studii e sco-
perte collo Enlart. Altri particolari sulla stessa chiesa nell’articolo,
or ora pubblicato, dello Enlart, Orig. de l’architech. goth. en Italie,
nella Revue de l’art. chrétien, Gennaio 1894.
(1) Schulz, II, 49-53; Bindi, 710 sgg., e tav. 98
(2) Bindi, 577 sgg., e tav. 53.
(3) Bindi, 561 sgg., e tav. 46, 47.
(4) Bindi, tav. 175, 176.
(5) Bindi, tav. 182.
(6) Bindi, 535 sgg., tav. 48.
(7) Bindi, tav. no-m; cfr. Shulz, II, 53-55; Pianta tav. LII,
fig. VII, capitello, ine. n. 71.
(8) Schulz, II, 80-1.
 
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