Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Napoli nobilissima — 3.1894

Zitierlink: 
https://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/napoli_nobilissima1894/0115

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA

99

lazzo di Nap. il Comp.8 il s.r Gioseppe rivera Valetiano, la Corri.8 la
s.™ Frane.8» Azzolino (i) figlia di Gio. Bernardino Azzolino nap.»» am-
bidue di q.» par.»
Adi 28 di feb.o 1630(2)
Isabella Beatrice Giovana figlia di Doni.80 de Flores (3) nap.n0 e
di Anna Medozza (4) di S.ta M.» di Capua coniugi di q.» par.» nata
a’ 25 di d. estata batta da D. Gio. Camillo Rossi Cu.t0 nella Chiesa
parie di S. Marco di Palazzo di Nap. lo Comp.8 Gioseppe de Rivera
figlio de Simone de Rivera de Valetia la Com.8 Belloccia buon’hora
moglie di Gio. Ant.° lisciano (5) figlia di Gio. Pietro bon’hora di Pa-
lermo ambidui li comp.ri di q.» par.»
(6) « Adi 17 de xbre 1651 » Gratia Madalena Domenica Gam-
maiuolo figlia del sig.r Aiutante Laurenzo Gammaiuolo e della sig.ra
Dianora Barrerà nasce « alle case del s.r Gioseppe Rivera in S.“ M.»
del Angli (7).
L’eloquenza dei documenti che precedono è tale da ri-
sparmiarmi qualsiasi comento: le fedi estratte dai registri
parrocchiali han valore legale innanzi ai tribunali. Quindi
parmi che non sia più da porsi in dubbio la nazionalità
del Ribera.
Il nome del padre era forse Antonio Simone, come
quello del primogenito di Giuseppe, o Simone Antonio.
Il nome della madre è dubbio, perchè la Vittoria bricchi
de Ribera poteva essere una seconda o terza moglie. E
quanto al bricchi, convien notare che i curati scrivevano i
cognomi con la maggiore disinvoltura, currente calamo,
così come venivano, e Io abbiam visto nelle fedi che ho
trascritte.
Ho detto seconda o terza moglie perchè nei registri
della Parrocchia di S. Anna di Palazzo ho trovato il ma-
trimonio di Simone de Ribera spagnolo con Vittoria Aze-
vedo spagnola, in data del 18 giugno 1605 (8). Se dunque
quel Simone è tutt’uno col padre dello Spagnoletto, il
matrimonio con l’Azevedo potrebbe essere il terzo.
Veramente, nei libri parrocchiali, da me esaminati, ove
spesseggiano i cognomi spagnuoli, il Ribera è raro.
Nel 1621, a 6 maggio, c’è il matrimonio di D. Fran-
cesco de Ribera, Almirante spagnuolo, con D. Olimpia
Campilongo di Lucerà (9).

(1) Cognata, forse, del Ribera.
(2) Id. Lib. IV, fol. 107.
(3) Anche i Flores sono originarli delle Asturie.
(4) I Mendoza, come tutti sanno, sono di origine spagnuola.
(5) Lizana.
(6) Lib. VII, fol. 134 t.
(7) Forse è questo Gammajuolo l’Alfiere riformato, che, secondo
il De Dominici, era tenuto in casa dal Ribera « a ragion di quattro
o cinque cinquine il giorno acciò che solamente gli porgesse i pen-
nelli, e poiché avesse egli dipinto tre ore la mattina, e due il dopo
desinare, gli dicesse: Signor Cavaliere Ribera, basta non più lavoro,
si divertisca un poco al passeggio .... ».
(8) Libro I dei matrimoni, fol. 106.
(9) Libro III dei matrimoni, fol. 52 a tergo. Parrocchia di S. Anna
di Palazzo.

Nel 1624 Isabella de Ribera, vedova, al 16 giugno,
sposa Marco de Yglesias (’).
Nel 1626, muore D. Isabella de Rivera, moglie del Ca-
pitano D. Consalvo de Mendoza.
È chiaro che ci troviamo sempre in famiglia, o almeno
è molto probabile: perchè son questi i nomi di casa dello
Spagnoletto.
La fede di morte di Giuseppe de Ribera non l’ho tro-
vata nei registri di S. Marco di Palazzo, ma forse non
riuscirebbe infruttuosa la ricerca in quelli del Castelnuovo.
Debbo dire che quando io segnai gli appunti di cui mi
son servito per questo lavoro, non pensavo di scrivere
del Ribera, nè degli altri artisti ed uomini illustri nati o
vissuti in Napoli: le mie ricerche aveano scopo diverso:
però molto ho sorvolato, e di alcui libri ho guardato
soltanto gli indici: ma non è a dire quali tesori di noti-
zie si racchiudano in quei volumi. Vi son talvolta delle
note marginali dei curati, le quali nulla han da fare col
contenuto del registro.
Ne trascrivo, per esempio, qui una, di qualche inte-
resse, che si riferisce alla rivoluzione di Masaniello.
Il 6 aprile 1648, a fol. 3 del libro XI dei battesimi,
D. Giacomo Antonio Cito, Curato in S. Anna di Palazzo,
presso la fede battesimale di un Domenico Antonio, figlio
di Marco Lombardo e di Angela Alfano, scrisse: Dies hic
Dies pacis et unionis populi cum nobilitate, et Obedientiae Cat-
tolicae M aie stati que in perpetuum regnet et vivat (1 2 3 4 5 6 7 8 9).
Ma non voglio troppo uscire dal tracciato di questo
articolo. Continuando le ricerche in altre parrocchie, sarò
più diligente nel segnare quanto può avere interesse per
la storia generale e per la storia dell’arte, e metterò, in-
sieme con quello, le notizie che mi rimangono.
Per questa volta ne trascrivo altre quattro, che riguar-
dano i Fontana, padre e figlio, e sono le seguenti:
Il cavaliero Dom.80 fontana marito de Donna Isabella imperlasco
morj a 28 de giug.° 1607 et se sepelì a Sta Anna de lombardi (3).
Fa da testimone in un battesimo il « C.r Giulio Cesare Fontana
ing.8 magg. di questo Regno » (4).
Il Cavai.8 Giulio Cesare fontana mori a 9 di giugno 1627 et fu
sepolto in S. Anna delli Lombardi (5).
Le. « case del Cav.8 Fontana alla strada Nardones » sono ricor-
date, quale abitazione dei genitori di un battezzato, nel 1639 (6).

(1) Id., fol. 81 t.
(2) Vedi Diario di Francesco Capecelatro, voi. Ili, parte I, 1648,
aprile, lunedì 6.
(3) Libro I dei defunti. S. Anna di Palazzo, fol. 53 t.
(4) Libro III dei battesimi. S. Anna di Palazzo, fol. 91., 24 feb. 1608.
(5) Libro I dei defunti. S. Anna di Palazzo, fol. 127. — La data
di morte di Domenico Fontana è quella che si legge sul monumento.
Il figlio Giulio Cesare morì, come si vede, proprio nell’anno in cui
fu apposta l’iscrizione.
(6) Libro IX batt. S. Anna di Palazzo, fol. 50.
 
Annotationen