14
NAPOLI NOBILISSIMA
nella chiesa di S. Severino e Sossio di Napoli, delle quali per la
somma strettezza del tempo e mancanza dei luoghi, alcune non
furono messe ed altre si scrissero tronche e dimezzate.
Eccole:
Sulla porta della chiesa al di fuori:
BENEDICTO XIIII
PONT. MAX.
PIO FEL. AVG. P. P.
AVCTORI PIETATIS
SACRORVM RITVVM CONSERVATORI
RESTITUTORI BONARVM ARTIVM
FVNDATORI QVIETIS
LAZARVS OPITIVS PALLAVICINVS ARCHIEP.
NAVPACTEN. AD CAROL. SIC. REG. LEGATVS
NE MVNERI PIETATI ET PVBLICO
LVCTVI DEESSET
CENOTAPHIVM TEMPORARIVM CVM TITVLIS
IMAGINIBVS ET ORNAMENTIS
PRINCIPI BENEMERENTISS.
/ERE SVO.
2.
Sul sepolcro:
D. O. M.
BENEDICTO XIIII LAMBERTINO
PONT. MAX.
PATRIA BONONIENSI
AD /ETERNITATEM ROMANI NOMINIS NATO
DIVINARVM ET HVMANARVM RERVM
SCIENTISSIMO
PONTIFICI OPTIMO
ET CVM IIS QVOS OMNIS MIRATA
EST ZETAS FACILE COMPARANDO
VIX. ANN. LXXXIII MENS. I DIEB. III
IMPERAV. AN. XVII MENS. VIII D. XVI
DECESSIT V NON. MAI ANN. MDCCLVIII
HAVE ANIMA INNOXIA SANCTA COLENDA
IN C^LESTIVM NVMERVM RECEPTA
Ci annunzia poi il Galiani che
Per adornare con tabelloni gli archi delle cappelle, in luogo
di quegli elogi ignotissimi agli antichi, e che furono forse in-
ventati per coloro dei quali poco o nulla era da dire, parve
conveniente alla gloria del morto papa imitare l'iscrizione an-
cirana di Augusto, e sostituire la soda grandezza delle gesta alla
vuota gonfiezza delle lodi, restringendone le più rimarchevoli
nella seguente iscrizione divisa in nove colonne.
Segue la lunghissima epigrafe preceduta da un'intitola-
zione così concepita:
RERVM GESTARVM
BENEDICTI XIV PONT. MAX.
QVIBVS ORBIS CHRISTIANI IMPERIVM PROPAGAVIT
ET BENEFICIORVM QV^ IN REMP. CONTVLIT
DESCRIPTIO
Ma, poiché il riferirla tutta ci porterebbe troppo per le
lunghe, rimando il lettore bramoso di leggerla al volume
citato, che ha avuto anche qualche ristampa (0, e passo ad
altro.
continua.
Fausto Nicolini.
NOTIZIE ED OSSERVAZIONI
Commissione dei monumenti.♦
Si è riunita il 16 dicembre 1904, presieduta dal prof. De Petra.
Ha preso nota d'un'iscrizione viaria in colonna di piperno, rinve-
nuta presso Caianello Vairano e ha raccomandato al Municipio di far
pratiche presso la R. Prefettura di Caserta perchè venga ricollocata al
suo posto originario, verso il cosiddetto spartimento presso Caianello
Vairano.
Ha fatta istanza al Municipio di Napoli acciò la Congrega del Ro-
sario, che ufficia nella chiesa della Maddalena, non venda il magni-
fico dipinto da cui prende nome la chiesa.
Ha dato parere contrario alla proposta di restaurare la facciata
della chiesa di Piedigrotta, che fu già restaurata da Errico Alvino.
Ha proposto lo sgombro di tutti i locali adibiti a magazzini nel
chiostro del Carmine Maggiore, e di affidarne la consegna al rettore
della chiesa, per evitare la completa distruzione dei pochi ricordi che
ancor rimangono di quello storico fabbricato.
Non potendosi, per gli esistenti contratti e per altre ragioni am-
ministrative, salvare dalla demolizione la torre Spinelli della mura-
zione aragonese, si raccomanda di porre un'epigrafe a ricordo della
precisa ubicazione della torre che si demolisce.
Per l'arco di S. Eligio, la Commissione ha ripetuto il voto già fatto,
unendosi alle ragioni esposte dal conte Bonazzi nella lettera, che fu
già da noi pubblicata.
Ha, infine, data facoltà per la ripulitura della facciata della chiesa
di S. Eligio, prescrivendo le norme da tenere in simili casi pei mo-
numenti in pietra.
*
L'apertura delle nuove sale al Museo di S. Mar-
tino.
Con l'intervento del Ministro della P. I., on. Orlando, e delle au-
torità cittadine, e con larghissimo concorso della cittadinanza, si sono
aperte, il 15 corrente, le nuove sale del Museo di S. Martino, sorte
per opera del direttore prof. Spinazzola, al quale già si deve il rior-
dinamento di quel Museo, inaugurato nel 1900.
Le nuove sale si stendono per la lunghezza di oltre settanta metri
sul frontone della Certosa, e mettono capo a un nuovo belvedere,
aperto ad oriente ed a settentrione.
Una grande sala raccoglie le sculture medievali e i calchi in gesso,
che spiccano assai bene sul fondo rosso mattone.
Di qui, attraverso le collezioni inaugurate nel 1900, ed ora arric-
chite, si passa alle due sale dei ricordi del nostro risorgimento dal
1857 al 1860. E son qui i ricordi della spedizione di Sapri, i ricordi,
autografi, e le immagini degli organizzatori di quella spedizione, e
stampe, e ritratti, e rilievi di quel tempo glorioso.
Segue un corridoio con una serie di compresi, contenente la col-
lezione topografica, di cui già facemmo parola nel passato anno (XIII,
(1) Napoli, Seguin, 1825, in-8.
NAPOLI NOBILISSIMA
nella chiesa di S. Severino e Sossio di Napoli, delle quali per la
somma strettezza del tempo e mancanza dei luoghi, alcune non
furono messe ed altre si scrissero tronche e dimezzate.
Eccole:
Sulla porta della chiesa al di fuori:
BENEDICTO XIIII
PONT. MAX.
PIO FEL. AVG. P. P.
AVCTORI PIETATIS
SACRORVM RITVVM CONSERVATORI
RESTITUTORI BONARVM ARTIVM
FVNDATORI QVIETIS
LAZARVS OPITIVS PALLAVICINVS ARCHIEP.
NAVPACTEN. AD CAROL. SIC. REG. LEGATVS
NE MVNERI PIETATI ET PVBLICO
LVCTVI DEESSET
CENOTAPHIVM TEMPORARIVM CVM TITVLIS
IMAGINIBVS ET ORNAMENTIS
PRINCIPI BENEMERENTISS.
/ERE SVO.
2.
Sul sepolcro:
D. O. M.
BENEDICTO XIIII LAMBERTINO
PONT. MAX.
PATRIA BONONIENSI
AD /ETERNITATEM ROMANI NOMINIS NATO
DIVINARVM ET HVMANARVM RERVM
SCIENTISSIMO
PONTIFICI OPTIMO
ET CVM IIS QVOS OMNIS MIRATA
EST ZETAS FACILE COMPARANDO
VIX. ANN. LXXXIII MENS. I DIEB. III
IMPERAV. AN. XVII MENS. VIII D. XVI
DECESSIT V NON. MAI ANN. MDCCLVIII
HAVE ANIMA INNOXIA SANCTA COLENDA
IN C^LESTIVM NVMERVM RECEPTA
Ci annunzia poi il Galiani che
Per adornare con tabelloni gli archi delle cappelle, in luogo
di quegli elogi ignotissimi agli antichi, e che furono forse in-
ventati per coloro dei quali poco o nulla era da dire, parve
conveniente alla gloria del morto papa imitare l'iscrizione an-
cirana di Augusto, e sostituire la soda grandezza delle gesta alla
vuota gonfiezza delle lodi, restringendone le più rimarchevoli
nella seguente iscrizione divisa in nove colonne.
Segue la lunghissima epigrafe preceduta da un'intitola-
zione così concepita:
RERVM GESTARVM
BENEDICTI XIV PONT. MAX.
QVIBVS ORBIS CHRISTIANI IMPERIVM PROPAGAVIT
ET BENEFICIORVM QV^ IN REMP. CONTVLIT
DESCRIPTIO
Ma, poiché il riferirla tutta ci porterebbe troppo per le
lunghe, rimando il lettore bramoso di leggerla al volume
citato, che ha avuto anche qualche ristampa (0, e passo ad
altro.
continua.
Fausto Nicolini.
NOTIZIE ED OSSERVAZIONI
Commissione dei monumenti.♦
Si è riunita il 16 dicembre 1904, presieduta dal prof. De Petra.
Ha preso nota d'un'iscrizione viaria in colonna di piperno, rinve-
nuta presso Caianello Vairano e ha raccomandato al Municipio di far
pratiche presso la R. Prefettura di Caserta perchè venga ricollocata al
suo posto originario, verso il cosiddetto spartimento presso Caianello
Vairano.
Ha fatta istanza al Municipio di Napoli acciò la Congrega del Ro-
sario, che ufficia nella chiesa della Maddalena, non venda il magni-
fico dipinto da cui prende nome la chiesa.
Ha dato parere contrario alla proposta di restaurare la facciata
della chiesa di Piedigrotta, che fu già restaurata da Errico Alvino.
Ha proposto lo sgombro di tutti i locali adibiti a magazzini nel
chiostro del Carmine Maggiore, e di affidarne la consegna al rettore
della chiesa, per evitare la completa distruzione dei pochi ricordi che
ancor rimangono di quello storico fabbricato.
Non potendosi, per gli esistenti contratti e per altre ragioni am-
ministrative, salvare dalla demolizione la torre Spinelli della mura-
zione aragonese, si raccomanda di porre un'epigrafe a ricordo della
precisa ubicazione della torre che si demolisce.
Per l'arco di S. Eligio, la Commissione ha ripetuto il voto già fatto,
unendosi alle ragioni esposte dal conte Bonazzi nella lettera, che fu
già da noi pubblicata.
Ha, infine, data facoltà per la ripulitura della facciata della chiesa
di S. Eligio, prescrivendo le norme da tenere in simili casi pei mo-
numenti in pietra.
*
L'apertura delle nuove sale al Museo di S. Mar-
tino.
Con l'intervento del Ministro della P. I., on. Orlando, e delle au-
torità cittadine, e con larghissimo concorso della cittadinanza, si sono
aperte, il 15 corrente, le nuove sale del Museo di S. Martino, sorte
per opera del direttore prof. Spinazzola, al quale già si deve il rior-
dinamento di quel Museo, inaugurato nel 1900.
Le nuove sale si stendono per la lunghezza di oltre settanta metri
sul frontone della Certosa, e mettono capo a un nuovo belvedere,
aperto ad oriente ed a settentrione.
Una grande sala raccoglie le sculture medievali e i calchi in gesso,
che spiccano assai bene sul fondo rosso mattone.
Di qui, attraverso le collezioni inaugurate nel 1900, ed ora arric-
chite, si passa alle due sale dei ricordi del nostro risorgimento dal
1857 al 1860. E son qui i ricordi della spedizione di Sapri, i ricordi,
autografi, e le immagini degli organizzatori di quella spedizione, e
stampe, e ritratti, e rilievi di quel tempo glorioso.
Segue un corridoio con una serie di compresi, contenente la col-
lezione topografica, di cui già facemmo parola nel passato anno (XIII,
(1) Napoli, Seguin, 1825, in-8.