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Thode, Henry; Michelangelo; Michelangelo [Contr.]
Michelangelo: kritische Untersuchungen über seine Werke; als Anhang zu dem Werke Michelangelo und das Ende der Renaissance (Band 2) — Berlin: Grote, 1908

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I
Die Porträts der Söhne Urbinos
Die liebevolle Sorge, welche Michelangelo für seine Mündel, die
zwei Söhne seines getreuen Francesco Urbino: Michelangiolo
und Giovanfrancesco nach Dessen Tode 1555 getragen hat, ist uns
aus den Briefen der Witwe Urbinos, Cornelia Colonelli, die 1556
nach Casteldurante gezogen war, wohl bekannt. (Neunundzwanzig
Briefe; vgl. Frey: Briefe S. 351 ff., 360 ff., 372 ff., 384 ff.) Im
Jahre 1557 nun hat sich der Herzog Guidobaldo von Urbino von
Cornelia zwei Gemälde, die Francesco hinterlassen hatte, erbeten.
Dies erfahren wir aus zwei Briefen des Herzogs, welche Prof. Egidio
Calzini in Ascoli Piceno „per le Nozze Bianchi - Fonti" (26. April
1902) aus dem Kommunalarchiv in Urbino veröffentlicht hat. Sie
sind an den Commissario di Massa gerichtet und lauten:
„Commissario. Mandiamo Ippolito nostro Portiero presente La-
tore, perche insieme con voi facci opera con la Cornelia giä moglie
di Francesco allevato di Michelangelo Bonarota, il quale Francesco
fu figliolo di Guido di Colonello di Castel Durante, che si contenti
mandarmi li due quadri, che gli lascid suo Marito, accio li potiamo
vedere, assicurandola che se gli restituiranno, come a Lei pia-
cerä, talche non se gli farä violenza alcuna, che perö mandi uno
suo con essi, il quale venghi in compagnia di esso Ipolito con li
detti quadri, e li porti in modo che non si guastino in modo alcuno,
e voi opratevi tanto, ch' ella ne li mandi si che li potiamo solamente
vedere, e state sano. — Di Pesaro il XII di Novembre MDLVII."
Der andere:
„Commissario. Direte a quella Donna Cornelia che li quadri
ne sono piacuti, perche in vero ne sono bellissimi, e che di Lei siamo
molto satisfatti, havendo rispetto alla cortesia ch' ella ne ha fatta
di essi, che ne sono carissimi; aggiungendogli che saremo sempre
pronti ad ogni benefitio suo, e delli suoi figlioli. E vogliamo che
voi nella sua lite usiate secondo la giustizia. E perche abbiamo da
 
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