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Thode, Henry; Michelangelo; Michelangelo [Contr.]
Michelangelo: kritische Untersuchungen über seine Werke; als Anhang zu dem Werke Michelangelo und das Ende der Renaissance (Band 2) — Berlin: Grote, 1908

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388 Gemälde, Zeichnungen und Entwürfe religiösen Inhaltes

obgleich der Erstere Vasaris Angaben allgemein doch Glauben
schenkt. D'Achiardi hat seinerseits Neues beigebracht.
Ehe wir an die Nachprüfung dieser Zuschreibungen gehen,
müssen wir die Angaben Vasaris auf ihre Glaubwürdigkeit prüfen.
I. Die Nachrichten über die Mitarbeiterschaft Michelangelos
an Gemälden Sebastianos.
Folgendes sind Vasaris Äusserungen.
A. Im Leben Michelangelos (VII, 272): „Queste carte (die Zeich-
nungen für Cavalieri) sono state cagione, ehe dilettandosi
messer Tommaso, quanto e' fa, che n'ha poi havute una
buona partita, che gia Michelagnolo fece a fra
Bastiano Vinitiano, che le messe in opere, che
sono miracolose."
B. Im Leben Sebastianos (V, 568). Nachdem die zwischen
Raphael und Michelangelo entstandene Partheiung geschildert
worden, heisst es: „Destatosi dunque l'animo di Michelagnolo
verso Sebastiano, perche molto gli piaceva il colorito e la
grazia di lui, lo prese in protezione; pensando che se egli
usassel'ajuto deldisegno in Sebastiano, si potrebbe
con questo mezzo, senza che egli operasse, battere coloro,
che avevano si fatta openione, ed egli, sotto ombra di terzo,
quale di loro fusse meglio. Stando le cose in questi termini,
ed essendo molto, anzi in infinito, inalzate e Iodate alcune
cose che fece Sebastiano per le lodi che a quelle dava Michel-
agnolo, oltre che erano per se belle e lodevoli; un messer
non so chi da Viterbo, molto riputato al papa, fece fare a
Sebastiano, per una capella che aveva fatta fare in S. Francesco
di Viterbo, un Cristo morto con una Nostra Donna
che lo piagne. Ma perche, sebbene fu con molta diligenzia
finito da Sebastiano, che vi fece un paese tenebroso, molto
lodato, l'invenzione pero edil cartone fu di Michel-
agnolo, fu quell' opera tenuta da chiunque la vide veramente
bellissima."
C. Ebenda (V, 568 f.): „Avendo Pier Franceso Borgherini, mercante
fiorentino, preso una capella in San Piero in Montorio entrando
in chiesa a man ritta, ella fu col favor di Michelagnolo
allogata a Sebastiano, perche il Borgherino pensö come fu
vero, cheMichelagnolo dovessefaregli il disegno
di tutta l'opera. Messovi dunque mano, la condusse
con tanta diligenza e studio Sebastiano, ch' ella fu tenuta
ed e bellissima pittura; e perche dal piccolo disegno
di Michelagnolo ne fece per suo comodo alcun altri
maggiori, uno fra gli altri che ne fece molto bello e di man
 
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